lunedì 24 settembre 2012

GERMINALE di EMILE ZOLA'

La mia passione per la politica,fiorita in tenera età, si rafforzata non solo nelle manifestazioni,riunioni,assemblee,volantinaggio,presidi e tutto quello che è naturale nella vita di un militante politico,o per dirla all'ammmeregggana :di un attivista.La parola scritta ha avuto un peso notevole.Vuoi attraverso i classici leninisti,marxisti,maoisti,vuoi attraverso i romanzi che descrivevano rivoluzioni,rivolte,vite vere o immaginarie di rivoluzionari più o meno professionisti.Anche le quinte colonne con il loro sentimentalismo anti bolscevico mi han aiutato ad amare ancora di più la mia convinzione politica e la direzione che tra mille contraddizioni e difficoltà porto avanti con passione e sincerità.
Il più grande romanzo popolare europeo,la saga famigliare e politica che mi ha maggiormente colpito è senza ombra di dubbio questa: Germinal.
Germinale ,cosa significa?Bè un romanzo che parla di scontri epici tra lavoratori,(minatori in questo caso), e padroni non può che omaggiare simbolicamente la lotta di classe,prendendo a prestito il calendario rivoluzionario francese.Germinale significa primavera e primavera significa risveglio.Che noi attendiamo sciaguratamente da troppo tempo.Impossibile nel regime liberale,che fa leva sul senso di colpa e di un 'ipocrita  propaganda dell'individualismo e le sue libertà fasulle ,portare la rivoluzione.Anzi,a sinistra godono di brutto nel mostrarsi dei martiri,la sconfitta rivoluzionaria è necessaria per svendersi al dirittismocivilista americano e non cambiare mai.
Tuttavia in queste pagine voi sentirete la potenza trascinante,la bellezza suggestiva e possente,della classe proletaria e della loro lotta.La ragione è nostra,non dei ricchi che comprano tutto,anche la verità.
In questo libro,da ragazzino,ho trovato la figura di eroe che a me piace assai.Certo,era difficile spiegarlo agli altri che avevano supereroi con super poteri.Il mio eroe poi manco vince alla fine,ma quanti palpiti al mio cuore rosso e quante lacrime versate per il grande Etienne
Chi è costui?Il protagonista di questo capolavoro.Un giovane uomo che ha perso lavoro e si ritrova a vagabondare per la Francia in piena crisi economica,durante la seconda rivoluzione industriale,terra di sfruttamento e disuguaglianza sociale.Trova lavoro presso le miniere di Montsu.
Qui trova ospitalità nella casa della famiglia Maheu.Ovviamente si innamora della figlia,la graziosa Catherine.Mal fidanzata con un rude operaio di nome :Chaval.
Questa tormentata storia d'amore fa da sfondo al vero tema del romanzo:la rivolta dei minatori,lo sciopero,il braccio di ferro con  i padroni,che invieranno anche l'esercito a rompere la resistenza dei lavoratori-già in crisi per la difficoltà di andare avanti senza stipendio-causando la morte del padre di famiglia Maheu.
Dopotutto i bravi ragazzi del popolo in divisa difendono i peggiori lestofanti della terra,ciò non avviene solo nel socialismo reale,ma vai a farglielo capire a sta popolazione che vede la propaganda altrui e ignora di esser ingannato dalla propria.
Quindi è un romanzone d'appendice pieno di sentimenti,scontri,momenti emozionanti di lotta e solidarietà classista e lacrime per amori tormentati.La letteratura al suo meglio,quella che a me piace.
Il romanzo nelle ultime pagine diventa straziante per la morte di molti personaggi e per gli amori che finiscono nel sangue.Non svelo nulla,per la prima volta perchè vorrei che lo leggeste,casomai non vi sia mai capitato di farlo.
E quando sembra tutto finito,con leggerezza nasca una piccola e fragile speranza
Un libro immenso,fondamentale,importante.Ricco di spunti per discussioni politiche e pieno di momenti di sano romanticismo popolare,che faranno commuovere i romantici e le romantiche.
C'è tutto qui dentro:amore,tragedia,umanità,lotta.Non un romanzo,ma la VITA,come dovrebbe essere per tutti noi

venerdì 21 settembre 2012

ORLANDO di VIRGINIA WOOLF ed superclassici biblioteca universale rizzoli

Nella nostra epoca dobbiamo spiegare tutto.Dimostrare agli altri di essere in grado di rendere chiaro,noto,concreto e definitivo,un pensiero ,ad esempio.Infatti cosa è un libro se non una serie di pensieri che finiscono sulla carta,ma questo essere trasportati in un contesto tangibile e concreto non ci deve portare a una spiegazione logica forzata .Certi libri sono come fiumi in piena ed è semplicemente entusiasmante farsi trascinare dalle parole,dagli eventi,dal personaggio che vorremmo incontrare per un secondo ,non tormentatemi quindi con la "spiegazione" e la critica al romanzo.
Orlando fa parte di quei libri noti avventori della locanda:La Magia Letteraria e del magico femmineo,femminile,cioè la capacità di accarezzare le parole,ponderarle,amarle.Ora io vi ho trovato questo nel celebre romanzo della Woolf,ma poi...romanzo?Certo,anzi come dice il titolo originale:Orlando,una biografia.Quindi un romanzo in qualche modo che racconta la verità,poichè la biografia è legata alla storia.Una novella storica?Certo,parte dall'epoca elisabettiana e arriva fino al 1928.Tuttavia pur donandoci spunti storici non si potrebbe affermare con convinzione che esso appartenga a questa categoria,perchè il protagonista è una sorta di immortale,che attraversa i secoli.Non solo a un certo punto dopo essere stato un nobile,un bel damerino ,con velleità artistiche,di sesso maschile diventa una donna,prima presso degli zingari e poi in Inghilterra.
Fantascienza?Certo,assolutamente..ma anche no.E poi chi l'ha detto che sia un romanzo?Potrebbe essere anche una sorta di saggio sulla nobiltà letteraria,la buona società inglese,la storia stessa dell'inghilterra e dei suoi tumultuosi cambiamenti
Questi svariati piani di lettura,la sua natura sfuggente,il suo essere lavoro di e in mutazione lo rende preziosissimo.Il lettore,modestamente,io si trova così sempre spiazzato,divertito,commosso,coinvolto.
La parte elisabettiana ,l'incontro travolgente con Sasha la nobildonna russa,le impertinenze di Nick Greene ,(scombinato poeta dalla lingua velenosa e dalla vita disastrata),e il successivo incontro con il medesimo cento e passa anni dopo ,quando lui è diventato un pasciuto e borghesissimo barone universitario,sono i momenti che mi hanno suggestionato e colpito.Così come lo svegliarsi donna di Orlando,la sua metamorfosi "interna".
Oggi scriverebbero cose pacchiane,grossolane,perchè noi etero abbiamo l'immagine della persona gay come di uno o una che viva costantemente in un Gay Pride,certo non mancano assolutamente portavoci e altro che contribuiscono a questa idea,ma alla fine-parlando di amore-è qualcosa di delicato e profondo,questo oltre al fatto che ci piacciano persone di sesso diverso o identico-e sinceramente comprendo benissimo che una donna ami un'altra donna,visto la totale perfezione fisica del corpo femminile,oooopsss...mica è un pensiero omofobico eh?No?-l'amore banalizzato dai nostri rotocalchi e pessime poste del cuore,è qualcosa di potente e forte,necessario come lo è anche l'odio.Si,sono fondamentali entrambi per noi.E sapete dirmi di preciso dove è differente,diverso,il modo di amare,odiare,soffrire,esser allegri di una persona etero e una gay?Ok,io non amo l'eccesso,la carnevalata,ma quella è la superficie,io dico:forse che l'allegria sia intimamente  diversa?Non credo
Quindi mi sono emozionato profondamente leggendo il libro,perchè alla base c'è una tormentata storia d'amore,cioè quella tra Virginia e Vita.Entrambe poetesse,letterate,scrittrici,entrambe inserite nella buona società inglese.Maritate una con Harold,un omosessuale ambasciatore-e pensa :si son sposati,hanno avuto figli,quindi..perchè no?Perchè non concedere un matrimonio a chi lo desidera?-l'altra a Leonard,un uomo anziano,con il quale fonda una casa editrice,parlo di Virginia.
Le due si conoscono durante una cena,Virginia rammenta un vecchio detto:donna barbuta sempre piaciuta,Vita concorda.Nel senso,pare ,che Vita avesse questo problema di peluria in sovrabbondanza,ma assolutamente piacevole.
Ed è amore burrascoso,tormentato,con la povera Virginia-e io chiaramente mi riconosco in lei- che prende sul serio il legame,e si tormenta per l'impossibilità di domare la sua Vita,che è spregiudicata,libera,forte.
Orlando nasce così:la lettera aperta di un amore sofferto e potente.Rendere immortale,attraverso le parole e la struttura fisica del libro,mo fallo adesso pe 'l'ereader va,l'affetto,la passione,il sesso,il desiderio e la tenerezza che legava queste due donne.
No,Orlando non va spiegato.Va vissuto.

domenica 9 settembre 2012

L'AGNESE VA A MORIRE di RENATA VIGANO' ed Enaudi

Non ci sono eroi caduti dal cielo,non esitono semi dei e guerrieri implacabili,se guardi bene ,cosa vedi all'orizzonte?Una donna.Una signora anziana,sposata e senza figli.Lei vive,non è facile sotto la guerra,ma la gente comune è più forte di qualsiasi cataclisma.In un modo o nell'altro cercano di andare avanti.In cortile litiga spesso con la vicina.Le figlie fanno le troie con i nazisti e fascisti.La zavorra interclassista dei collaborazionisti.E il bello è che sta gente mica lo fa perchè crede nella dittatura nazifascista eh?No,farebbero lo stesso anche con i comunisti.Bè,guardala sta donna che avanza verso casa.Mica immagina di fare la partigiana,mica pensa di dar la sua vita per la libertà del paese dalla piaga del fascismo e del nazismo,no.Però come fa a non proteggere quel soldato americano solo e disperso?Così giovane..Questo gesto sconsiderato-quello lì è un agente del nuovo occupante-ma umanissimo porterà mille guai alla nostra Agnese.I tedeschi con il loro lacchè in camicia nera porteranno via il suo marito.Malato e debole morirà lungo il viaggio verso qualche campo di concentramento.
Questo è in sunto la storia,l'inizio di Agnese va a morire.Splendido capolavoro della nostra letteratura migliore,libro epocale che descrive benissimo la vita del partigiano e sopratutto dell'avanguardia della resistenza:quella rossa e comunista.Le altre attendevano e collaboravano l'invasione imperialista yankee,vero caro Fenoglio?
Agnese farà un grande balzo in avanti uccidendo un tedesco,poi diventerà una staffetta.
Ecco il pregio di questo romanzo opera unica della Viganò-non è mia parente eh-è proprio di parlare di questi resistenti.Niente eroi del fucile e del partito,ma quella gente che ha seguito e aiutato i partigiani.Si dice che la resistenza sia stata fatta da poche persone,ma spesso queste testine di vitello dalla Pansa piena,non contano i cittadini che hanno aiutato i partigiani,anche semplicemente facendo finta di non vedere quando essi magari transitavano con le armi,aiutandoli in mille modi.Agnese diventa la staffetta,ma non solo:la madre di tutti quei giovani.Consce così un senso di famiglia che non è solo quella nata dal matrimonio-e verso la quale non ho sentimenti denigratori-ma di appartenenza politica,militanza,condivisione di un ideale-che non è una parolaccia-è un tragitto umano e politico importante.Dura da far capire a questa Italia senza memoria,senza voglia di capire e comprendere la storia,la realtà,meschinamente nascosta nell'intrattenimento culturale spicciolo dei Saviano,dell'anti storia militante,della cialtroneria democretina e destronza.
Questo è un libro alla vecchia maniera,di quelli che letti diventano parte del lettore.Riflessioni e commozione non mancano,ma non di quelle che poi dimentichi da qualche parte.Un libro urgente,necessario,dal quale Montaldo ha tratto un bellissimo film.