mercoledì 24 aprile 2013

PET SEMATARY di STEPHEN KING

Il tema della morte  e di quello che ci capiterà dopo è il tema portante del genere umano. Siamo spaventati da questo mistero, tanto che inventiamo religioni e dei affinchè si possa razionalizzare la nostra paura trovando rassicuranti risposte . Ci attende il paradiso per i buoni e l'inferno per i cattivi,qualcuno ti assicura 70 vergini,altri che rivivrai tante vite diverse,ma se ci fate caso sono simpatiche storie da raccontare ai bambini quando hanno paura del buio e sentono qualcosa che respira forte e minaccioso, (spesso è papà che passa troppo tempo su youporn),è proprio il culto della morte,l'ultimo viaggio,la cosa che accomuna seppure secondo tradizioni diverse l'umanità dalla notte dei tempi.
Esiste dolore più forte e incontrollabile della perdita di un nostro caro,amico,anche del cane o del gatto,perchè no?Non li vedremo più, non parleremo più con loro,e le risate,i giorni dolci della nostra primavera giovanile e quelli caldi del nostro autunno anziano,sono smarriti nel grande inverno della morte.
Diciamo:è scomparso.Proprio per questo motivo. Si dissolve,piano piano l'oblio ci farà scordare il viso,la voce,fino a quando toccherà a noi.
Deve essere terribile quello che avviene prima:la vecchiaia,perdere pezzi di vita lentamente , giorno dopo giorno,e morire da soli.Nel silenzio assordante della nostra solitudine.
Per questo il tema del ritorno dalla tomba a nuova vita è abusatissimo in campo letterario. Non so nemmeno contarli tutti quei racconti e romanzi che affrontano questo aspetto del genere spesso horror.Ce ne sono parecchi di dozzinali e altri davvero ben fatti. Questo romanzo di King ovviamente si trova nella seconda categoria.
Dedicherò allo scrittore uno speciale tutto per sè, ma nel frattempo vi posso dire che rileggere a così tanta distanza di tempo dalla prima lettura, questo romanzo guadagna tantissimo.Si perchè diciamolo: non è che tutti i nostri miti di gioventù resistano al tempo. Ti ritrovi talora a dire: ma che minchiate mi guardavo,ascoltavo,leggevo da ragazzino?Con questo libro non capita, anzi proprio l'età che si avvicina ai quaranta e che segna il passaggio definitivo dalle illusioni e leggerezze infantili e giovanili,verso la fine dei nostri giorni ti rende questa storia ancora più importante e commovente. Comprendiamo meglio certi passaggi e ci soffermiamo maggiormente sulle scelte di Louis,capendo anche il non detto e celato che si trova tra le righe e non solo il lato orrorifico della faccenda.
La famiglia Creed è una famiglia normale. Gente comune,sai quella che incontri tutti i giorni . I tuoi vicini di casa,i tuoi parenti,possono essere i tuoi amici o te.Se guardi bene non hanno doti particolari,ma sembrano sereni. Padre,madre,figlia,bambino piccolo e gatto.Ne conoscerai così un'infinità. Sono le ossa del paese,la maggioranza silenziosa e laboriosa,potremmo definirli piccoli borghesi,ma sta di fatto che sono la fetta grande della torta,non necessariamente la più golosa e invitante,ma lo sono.
Si sono trasferiti a Ludlow perchè il capo famiglia, Louis, deve prender posto come medico all'università del paese. Una vita tranquilla li attende e dopotutto cosa hanno fatto di male,per ricevere tanto dolore?Niente. Ecco questo punto, te lo avevi colto anche da ragazzino,d'altronde essendo occhialuto sei decisamente più profondo e intelligente del resto della banda,ma sai era sfuggente. Ora invece ti colpisce con il massimo della sua pesantezza. Non c'è una precisa colpa per decretare la rovina e scomparsa di gente normale,e quello che accade dopo è solo la naturale fine di tanto accanimento.
 I Creed fanno amicizia con i vicini di casa Jud e Norma. Classica coppia di brave persone di una certa età.
Un giorno l'anziano porterà l'allegra famiglia a far una scampagnata lungo i sentieri che partono dal giardino della famiglia di Louis.
Qui scopriranno un cimitero per gli animali,fatto dai bambini del posto.Primo passo lungo i sentieri della morte,primo vero contatto con essa. Di seguito ,il dottore si troverà a tentare di salvare la vita a Victor Pankow,uno studente investito da un camion.Non ci riuscirà,ma la sera lo spirito del giovane metterà all'erta Louis a non attraversare mai la barriera di alberi che divide il cimitero degli animali da quello degli indiani Micmac.
Purtroppo la morte del gatto sarà l'inizio di una serie di tragedie che colpirà la famiglia e i vicini. Culminante nella splendida,bellissima,straziante,dolorosissima,seconda parte.

Qui King zittisce i tanti e le tante che lo criticano considerandolo uno scrittore non eccelso di storielle horror,vorrei vedere quale scrittore mediocre saprebbe mai descrivere così intensamente la morte e scomparsa di un figlio.Sono pagine fitte ,fittissime di intensissimo dolore. Non se ne esce,ogni parola e immagine arriva dritto al cuore. E ci scuote,ci fa rabbrividire,ci commuove e sgomenta.Louis che sogna di afferrare il figlio giusto in tempo prima che il camion lo travolga,la crisi di pianto di Rachel al ristorante,la rissa con il suocero,pagine di sconvolgente bellezza letteraria,che con un tono drammatico,ma mai melodrammatico spiegano che razza d'inferno possa essere una perdita simile.
Non scherza questo libro,si tu lo leggi aspettando il momento in cui le forze del male si scateneranno e ciò avviene regolarmente, è pur sempre un libro horror,ma alla fine.Prima per oltre trecento pagine conosci i Creed e i Crandal,li conosci bene , perchè la loro tragica fine ti travolga,ti faccia dire: "no!Non è giusto!".Un libro poco americano,non trovi quella fiducia e speranza tipica degli yankee e meno male,che so un po ' coglioni d'altronde con le loro cazzate sul sogno americano,la vita è meravigliosa,la forza del singolo,non c'è nulla di tutto questo quando tuo figlio muore e ti senti in colpa.
La colpa appunto:Louis ne paga le conseguenze, non vuole che sua figlia soffra per la scomparsa del gatto e poi vuoi giocare a dio e riportare in vita tuo figlio Gage. Ma chi non avrebbe fatto lo stesso?Un libro pessimista,crudele,che ci tortura,eppure umanissimo. C'è una dolente tenerezza,come se anche lo scrittore inventando questa storia fosse coinvolto emotivamente,volesse aiutare i Creed ma può solo vederli scomparire.
Un libro di genere che affronta il tema della morte con assoluta serietà e partecipazione emotiva,implacabile nella condanna delle debolezze umane,ma anche tenero e amaro allo stesso tempo nel descrivere l'autolesionismo umano e la sua natura debole ,in balìa delle forze del destino.

E poi quando l'orrore scoppia ed ha le fattezze di un bambino di due anni e del suo gatto,tornati come creature infernali  e omicide , gli spaventi sono assicurati. Perchè rimane un infante,ma allo stesso tempo è un mostro.

Libro perfetto sotto ogni punto di vista,una lettura per me obbligatoria.





questa l'analisi sul film tratto dal romanzo

http://lospettatoreindisciplinato.blogspot.it/2013/04/il-gioco-di-gagespeciale-cimitero.html

martedì 9 aprile 2013

LA FRECCIA VERDE di GIANFRANCO MANFREDI






Fuori la vita è sempre la stessa,la pioggia pigra bagna tergicristalli,asfalto,una soffusa malinconia porta a spasso i miei pensieri annoiati e niente altro. Si discute del governo ancora incerto, del complotto presunto contro l'inter,si parla della morte della Thatcer e del mio sostegno totale ai minatori .Ci sono tante storie che mi girano in testa, sai che questa è la classica malattia dei mestieranti della parole. Per non dire dei mediocri.
La vita scorre e cosa serve per fermarla un attimo?Un buon libro.Perchè quello che per molti è tempo sprecato ,a mio avviso è il momento di massimo godimento dell'esistenza. Perchè leggendo pensi. Non che ne abbia bisogno, io penso troppe e alla cazzo di cane. Mi faccio tanti di quei film, e paranoie..Non hai idea, comunque, dicevo: leggere!
Solitamente saggi politici, ma perchè rifiutare la buona narrativa quando ha molte cose da dire e da dare. Si, lo so: il romanzo è morto. Dicono tutti così, forse è vero. Evidentemente mi è capitato tra le mani un non morto, un ritornante, e son felice che abbia morso e contaminato la mia fantasia. Si  ho pure sognato di correre nella foresta con Bidu....





eccola! Va che guerriera e al mio fianco ,a far fuori gli uomini malvagi di Bewic , il gigante Silenzio




Si,mi sa che se dovessi mai girare un film di questo libro molto probabilmente ne verrebbe fuori una tamarrata pazzesca visto che per me Edwin  è lui



Però il libro in questione non è per niente una tamarrata,anzi è una straordinaria operazione letteraria,il tentativo riuscitissimo di ricollegarsi ai grandi nomi della letteratura inglese legata ai cavalieri ,conti,duelli,nobili ambiziosi e crudeli,regine perfide ed eroi.
Non vorrei offendere lo scrittore ,  Gianfranco Manfredi, ma è una sorta di rielaborazione delle opere di Walter Scott nei tempi dominati da Il Trono di Spade. Il tutto con una grande attenzione per l'ambientazione, la Storia, le tradizioni ed usanze e la psicologia dei personaggi. Sono tutti ben descritti, nessuno viene licenziato frettolosamente,ma per ogni singolo personaggio,anche il meno importante, vi è un minimo di umanità,qualcosa che lo rende "vivo". Questo è un dono che hanno i veri scrittori,eh! E infatti qui stiamo leggendo un libro come non mi capitava da anni.

Un libro di avventure classico,con tutti gli elementi ben dosati. Guarda era da tempo che un libro italiano ,al di fuori della saggistica, non mi conquistava, non suscitava  quel minimo di interessa anche al di fuori dei soliti nomi legati ai bei tempi andati.

Ambientato sul finire della guerra inglese - spagnola, nel anno di grazia 1588 , sotto il regno di Elisabetta, (quella che fece tagliare la testa a Maria Stuarda), è la storia di Sir Edwin Barley, un nobile squattrinato,dissoluto,irresponsabile,donnaiolo impertinente,baro al gioco delle carte, ( con la quale peraltro farà una piccola fortuna ),abile negli affari e intrallazzi,si vede quasi costretto a partecipare alla guerra giusto per poter dar un minimo di gloria alla casata e al padre. Così parte con un amico fidato: Silenzio. Un gigante possente,fortissimo,che non parla mai- e chiaro..se no cosa cazzo lo chiamano a fare Silenzio?-
Nondimeno questa avventura non porterà molta fama e gloria,come sperato. Ci sono pagine molto forti come quelle dedicate a  un veliero spagnolo e al suo equipaggio decimato dalla malattia e dalla crudeltà dei nemici. Questa è la prima parte del romanzo. Poi a guerra ultimata il "prode" nobile tornando a casa scopre che suo padre ha sposato una donna perfida,manipolatrice,ambiziosa e crudele:Grace

eccola!





Lei ha deciso di trasformare le terre in pascoli per le pecore e , usando avanzi da forca, porta morte e terrore tra i contadini e il popolo. A farne le spese anche l'uomo che da tempo si occupava di Silenzio.
E che lui considerava come un padre. Nel frattempo abbiamo anche una bellissima scena di CBT,andate su wiki e cercate nelle voci correlate al bdsm eh., dove a farne le spese è il povero Edwin per mano di Lady Grace. Tutte queste cose non dispongono l'animo dei due amici e infatti uccideranno gli sgherri della perfida donna.
Quindi a loro non resta che scappare nei boschi dove vengono accolti da Monk, (non il jazzista), e dalla sua comunità. Una sorta di Kolchoz, posto libero dove la gente vive liberamente. Vi è anche un bel discorso sulla libertà delle scelte femminili che sicuramente piacerà le lettrici .
Edwin piano piano si troverà costretto a prendere posizione e difendere quella parte di Inghilterra dal pericolo della matrigna. Tanto che dovrà organizzare una sorta di esercito unendo le tribù della foresta contro i soldati che un conte malandrino ha messo a disposizione della bella Grace..
Queste pagine di battaglia hanno il sapore del sangue,del metallo,del fango,della gloria e della disfatta. Pare di essere in mezzo alla pugna ,circondato dagli eroici Scoiattoli,prendendo a mazzate la soldataglia,e il fetente Bewick che è lui



Non mancano anche momenti strazianti,sapientemente descritti senza scadere nel melodramma più grossolano,come la morte del povero Frank per mano del bastardissimo Bewick.

Il romanzo , come scrivevo a inizio articolo, ha il suo punto di forza nei personaggi. Non solo per la bravura del autore di descrivere a fondo la personalità di ciascun di essi,ma anche per il cambiamento,l'evolversi. Grace ad esempio,ci viene descritta come la classica cattiva e poi sul finale dimostra una certa fierezza e intelligenza,quasi una vittima delle sue ambizioni,anche se non diventa stucchevolmente buona eh!

Un libro quindi da acquistare sia nel formato tradizionale o nel più sbarazzino e fashion formato e book. Davvero la grande narrativa inglese dei Walter Scott, l'avventura mozzafiato,l'epica cavalleresca,amori e tradimenti, cioè Il Romanzo Popolare nella sua forma migliore.

GIANFRANCO MANFREDI



Quel che si suol dire personaggio poliedrico: cantautore,(http://www.youtube.com/watch?v=dxyZd6kHMgU), sceneggiatore,scrittore e Autore di alcune tra le migliori storie a fumetti del panorama italiano, e lo dico io che notoriamente non capisco un cazzo di fumetto, ma ne so di storia e politica e lui è tra i pochissimi in Italia e nella cultura massificata dello spettacolo occidentale ad ambientare le gesta dei suoi eroi in periodi storici ben precisi: Magico Vento l'indiano , Ugo il giovane italiano nella Cina colonizzata ai tempi della rivolta dei boxer,Volto Nascosto sono tutti eroi migliori delle tonellate  di calza magliati male al servizio dell'imperialismo e colonialismo culturale yankee.

Volete le notizie biografiche eh?Certo perchè altrimenti come potreste dormire tranquilli? Mah...sapete mi par di entrare nei territori del "ricordiamolo così" o a Futura Memoria,sappiate che  si è laureato all'Università statale:filosofia.
Decisamente attivo politicamente dentro il Movimento ,orientato verso le istanze Anarco.situazioniste,autonomia operaia,la sinistra radicale libertaria.Questo come fai a saperlo,a parte aver letto wikipedia,perchè ho i suoi dischi in particolare mi riferisco a Ma non è una malattia e quello che reputo il suo capolavoro assoluto cioè Zombi di tutto il mondo unitevi,manifesto della disgregazione del sogno rivoluzionario minato dall'inarrestabile ascesa del riflusso, avrei una mia idea precisa in riguardo ma noi stalinisti non siamo molto ambiti come opinionisti,quindi...Però questi due lavori meritano moltissimo.In particolare i primi 4 brani per entrambi i lavori,perchè poi in alcuni casi, per me e per quel che vale la mia opinione c'è fin troppa ironia.

Collabora con grandi della nostra scena musicale, come ad esempio Ricky Gianco. Potrei parlare per ore dei bellissimi dischi composti negli anni 70 da Gianco e Manfredi,ma per quello vi rimando al mio blog musicale
Non rammentavo che come Modugno,Tortora,e anche Cicciolina,si fosse candidato nel Partito Radicale. Mentre lo rimembro assai bene protagonista di un film abbastanza mediocre ,ma al fianco di Natassjia Kinski: In Camera Mia.
Ha lavorato con Samperi ,come sceneggiatore e attore in quel film assurdo,sgangherato,folle che è :Liquirizia, (dolce e amara scendi giù...rammento anche la canzone maddo!). Specializzandosi in commedie.Almeno quelle che ho visto io,erano commedie eh
A essere sincero credo che nel cinema la stella di Manfredi non brilli molto,al contrario come cantautore e scrittore tanto di cappello e standing ovation.
Non dimentichiamo la sua presenza nel Re Nudo cioè quel tentativo riuscito di fare e produrre musica sicuramente non legata al tradizionalismo canzonettaro,al ruolo conformista del cantante,tipica espressione artistica di anni che comunque nel bene e nel male sono stati i migliori delle nostra debole democrazia.
Al Re Nudo trovavi gente come Manfredi,Gianco,Ricordi,e tanti altri. Era una bandiera della contro cultura di quei tempi.
Non solo romanzi ,ma anche saggi musicali su Battisti,Jannacci,Celentano...

Voglio essere sincero,questo è il primo romanzo che leggo,ora ho da richiedere Ho Freddo romanzo che affronta il tema del vampirismo e Magia Rossa.

Che dire infine?Comprate LA FRECCIA VERDE,vale la pena !