domenica 13 aprile 2014

KAFKA SULLA SPIAGGIA di MURAKAMI HARUKI

D'altronde , prima o poi, sarebbe dovuto capitare eh? Un po' di Giappone , a ben vedere, è alla base di questo piccolo blog dedicato alla lettura, più che alla letteratura.
Il Bukkake è infatti una nobile e raffinata disciplina per la cura della pelle del viso femminile. Ma non entriamo troppo in particolari che potrebbero apparire decisamente poco opportuni.
Io , da bestia quale sono, non conoscevo codesto straordinario autore.  Il mondo asiatico mi affascina tanto,ma è ancora colmo di misteri per me. In ogni caso, un giorno un mio cliente mi lascia il libro in questione . Noi abbiamo la possibilità di fare libri di scambio:mi porti un libro che non leggi e ti prendi un altro "agggratis."
Così comincio a sfogliarlo e tipo a pagina 10 sono già ammaliato,stregato,inebriato,conquistato.



Per lo stile  ricco di suggestioni surreali, eppure inseriti in contesti quotidiani che paiono davvero possibili, l'amore nel descrivere i suoi personaggi , una cura nella costruzione che rende "vivi" quelli che sono frutto di mera immaginazione.
Ecco: cura. Oggi molti sono convinti di esser scrittori,perchè scrivono in modo strano , perchè  auto pubblicano stile catena di montaggio ogni loro piccola e penosa idea, magari mettendoci denaro e tempo che potrebbero spendere meglio ,sopratutto per se stessi.
Invece  scrivere richiede anche tempo e cura. Il personaggio deve crescere ed evolversi, sembrare uno che puoi incontrare. E la scrittura ti deve accompagnare nella comprensione, nel toccare le corde profonde della tua emozione,che magari tieni nascosta per mille ragioni.
Profondità. Ecco cosa pensavo mentre leggevo questo bellissimo libro,ed è consequenziale : cura dei personaggi, rispetto per i lettori e per la tua professione, quindi profondità nell'affrontare un tema, una idea, una stupenda intuizione
Ho fatto pace con la letteratura e la scrittura. Il gusto di leggere, non tanto per passare tempo,ma per conoscere,imparare,perdermi nella più totale bellezza di stile, forma ,sostanza.




Tamura Kafka è un inquieto adolescente che fugge di casa. Ha soli quindici anni,ma una vita già travagliata e piena di dolore, ( seppure Murakami non faccia mai del facile melodramma , cosa che invece io avrei fatto a mani basse,ma perchè amo tanto il cinema di Raffaele Matarrazzo),  il padre uno scultore folle e la madre un vago ricordo,come la sorella, entrambe scappate dalla crudeltà paterna.
Parallelamente alla sua storia,c'è quella di Nakata  . Uomo anziano che da bambino era rimasto vittima di uno strano incidente- forse ci son di mezzo i soldati giapponesi-è uno "stupido" : non sa leggere,scrivere, pare lento di comprendonio,ma parla con i gatti. Ed è cercando un gatto scomparso che le storie di questi due,e di tantissimi altri memorabili personaggi si intrecciano.
In una torrenziale emozione ,di momenti del tutto surreali- la foresta con i soldati,il ragazzo corvo,il fantasma della quindicenne- altri crudi  e disturbanti- l'assassino e torturatore di gatti- e sopra ad essi la commozione per un'umanità mai descritta così bene,almeno negli ultimi tempi e in occidente.
Ti viene da penare per la loro sorte, i loro amori frantumati,il destino che li guida verso mete impossibili, la bontà che esiste in quasi tutti loro. Non eroi, non personaggi manichei ,ma uomini e donne.



Ed è bello,quando per caso, incontri uno scrittore - o un artista a caso- che senti come un vecchio amico, ma no nemmeno questo...Odio il pensiero dei compagni di sbronza,e robe simili. No,un maestro..ecco questo si! Bello quando per caso incontri un maestro,qualcuno che con la sua arte sappia darti gioia,piacere, di conoscenza,di perderti nella storia, di apprendere qualcosa che ti è sempre sfuggito

Questo mi è capitato leggendo questo splendido romanzo.