All'inizio c'è il cinema.. Avevo appena visto LANTERNE ROSSE, di Zhang Yimou, ero rimasto stregato da quelle atmosfere,dalla storia,cominciavo ad innamorarmi della Cina.
Tanto che la passione per questa terra e la sua storia è pari solo a quella per l'Unione Sovietica e la Russia.
Un mondo lontano con tradizioni e usanze diverse dalle nostre, che non mi sento di giudicare nettamente nè in negativo , nè in pessimo,ma prendo atto di quanto ci viene detto con la giusta sospensione di credulità,visto che la nostra propaganda, confusa con l'informazione, da sempre è ipocrita e meschina con tutti quelli che non son alleati del nostro capitalismo
Mo Yan è uno scrittore molto stimato e apprezzato, ha lavorato a lungo in Cina con una funzione governativa di curatore della cultura nelle forze armate, o una cosa simile.. Quindi non è il solito dissidente che vorrebbe il suo paese sotto controllo occidentale o con un nuovo imperatore. Vincitore del nobel per la letteratura ,con questo romanzo ha scritto un poema epico di battaglie,amore,morte,violenza.
Il sorgo è una specie di grano che serve per fare un vino quanto pare assai amato da quelle parti, è in un piccolo villaggio assistiamo alla storia di alcuni personaggi destinati a una terribile fine o alla gloria.
C'è la giovane Dai Fenliang figlia di piccoli e modesti artigiani è costretta dai genitori a sposare il figlio lebbroso di un ricco possidente
Diventerà prima amante e poi moglie di Yu Zhan'ao. Personaggio epico : brigante,assassino, (uccide il lebbroso e il padre di lui),eroe di guerra, ostacolo o prezioso alleato per le truppe sia nazionaliste che comuniste. Intorno a questi due personaggi la storia di un'epoca e sopratutto la rappresentazione dell'Epica Romantica e Furiosa di una Nazione, un Popolo che resiste e lotta con coraggio per allontanare lo straniero invasore, ( i giapponesi vengono descritti saggiamente e giustamente come dei bastardi sadici),e per equilibrare lo scontro interno tra la gloriosa Ottava Armata dei comunisti,mal equipaggiati male ma coraggiosi ,eroici, leali combattenti e quella fetida dei nazionalisti.
Nel mezzo disgrazie famigliari,lancinanti amori, la vita dei contadini, bande di cani rabbiosi.
Lo stile di Mo Yan è quello del grande narratore popolare, ma non popolano o peggio popolan-chic. C'è gusto e attenzione per la fluidità del narrato,ma mai a discapito dell'attenzione per i personaggi e le loro dinamiche con il contesto storico o la realtà in cui vivono. C'è anche la descrizione di un tempo antico che si rimpiange contro il modernismo attuale.
Una volta cominciato non riesci più liberartene e ti ritrovi così dentro la guerra e la passione dei protagonisti.
Un'opera di enorme spessore,indimenticabile
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