sabato 12 maggio 2012

LA NAUSEA di J.P.SARTRE

Ho abbandonato questo blog a un triste e cinico destino che non merita,in particolare per il geniale nome che gli ho trovato.
In questi tempi però sono stato lontano dal mondo dei libri.Perchè?Mah..niente,feisbuc..diciamo!Comunque sono tornato ed eccomi qui a parlarvi,da lettore sempliciotto e curioso,di un libro epocale e leggendario:La Nausea di J.P.Sartre.
Chi era questo scrittore?Bè,prima di tutto credo che definirlo semplicemente scrittore sia davvero poco.Perchè stiamo parlando di quello che molti reputano fondatore o quanto meno massimo esponente dell'Esistenzialismo.Legato alla sinistra internazionale e sostenitore della SSSR per quanto in alcuni suoi libri non abbia nascosto alcune critiche ad essa,è stato legato sentimentalmente con Simone De Beuvoir,con la quale ha diviso anche la vita professionale.Si laurea nel 1929 in filosofia e la insegnerà nei licei di La Havre,Laon,Parigi.
Nel 1933 grazie a una borsa di studio va a studiare a Berlino,dove entra in contatto con intellettuali come Heidegger e Husserl.Catturato dai tedeschi,successivamente farà parte della Resistenza Francese.
Il grosso e travolgente successo lo conosce a guerra finita,si dice ad esempio che nel 1945 una sua conferenza portò a disordini,svenimenti,crisi isteriche,per via dell'altissimo numero di presenti per ascoltare le idee di questo filosofo scrittore.
Ha fondato la rivista Les Tempers Moderns, nella quale collaborano diversi intellettuali di grido del momento.Con l'Esistenzialismo si allontana in qualche modo dal pensiero marxista e lancia non solo un Pensiero Filosofico,ma un modo di vivere che piace alla borghesia-e qui già capiamo come nelle democrazie liberali il tutto si riduca a uno scontro/mutamento borghese travestito da correnti di destra e sinistra,ma svuotate dal loro reale significato molto presente invece nelle classi inferiori-
Saint Germene de Pres,diventa così un luogo culto dove nasce e si rammifica una comunità che vive la quotidianità in modo esistenzialista.Tuttavia vi è qualcosa,detto da Sartre che al di là delle riuscite reali e di come i soliti annoiati bambocci delle classi agiati abbiano portato alla mediocrità trastullona il movimento,non è da buttare ed è questa frase:qualunque cosa faccia, segnato, compromesso fino al suo più lontano ritiro dall'attività (...) Lo scrittore è "in situazione" nella sua epoca.Molto interessante,direi.

Politicamente Sartre è vicinissimo al comunismo fino al 1956,dove con la sacrosanta risposta sovietica ai destabilizzatori delle egemonie borghesi e delle quinte colonne ,si dedica pure lui alla terza via-ampiamente saccheggiata dai trockjisti- cioè quella anti capitalista e anti stalinista.Va da se che a questi si debba anche rammentare che Stalin sia morto nel 54,e che all'epoca vi fosse il buon Krusciev quello del Rapporto -falsato-sui crimini stalinisti.Evidentemente le notti vissute fino in fondo fanno dimenticare alcune cose basilari.
Tuttavia non dobbiamo nemmeno scordare i grandissimi meriti di Sartre che attraverso la sua rivista attacca l'imperialismo francese in Indocina,se la prende giustamente con De Gaulle,si dedica alla critica dell'imperialismo americano e profetizza un'Europa socialista e neutra,non la bagascia attuale,dunque.

Forma anche un movimento che diventa partito politico dal nome di R.D.F.-rassemblament democratique rivolutionnaire- ma non va molto bene.Anche perchè come moltissimi partitini sedicenti rivoluzionari-e in italia ne abbiamo sicuramente tre di piccolissimi-blaterano di rivoluzione,ma poi stan sempre con gli ammmeregggani.Visto la fine patetica,lo scrittore -saggiamente-decide di riunirsi con il Pcf.

 la classe ouvrière veut se détacher du Parti (PCF), elle ne dispose que d'un moyen: tomber en poussière

traduco
 Se la classe operaia vuole distaccarsi dal Partito (PCF), essa dispone solo di un mezzo: ridursi in polvere

Ecco questo pensiero lucido e veritiero ben si addattava anche alla nostra nazione,che si ammalò invece di spontaneismo,movimentismo,aprendo certamente una stagione assai interessante e di avanguardia su certi aspetti,ma facile poi da disperdere e piegare alle convenienze del riflusso.
Perdendo in particolare ogni contatto con le classi proletarie che se ne fregano di corpi desideranti,femminismo,terzo sesso e droghe leggere.

L'avvicinamento al partito comunista,legato da un pensiero vero e insindacabile:cioè che il proletariato necessita assolutamente di un partito comunista nel quale militare e riconoscersi, è anche dovuta al fatto che egli rimase scioccato terribilmente dalla repressione poliziesca francese contro i manifestanti che per protesta contro la guerra in Corea,creavano sano conflitto popolare contro un esponente altisonante dell'esercito colonialista e imperialista yankee:il generale Ridgway.
Durante questa manifestazione venne arrestato anche il segretario del pcf; Duclos

Sartre ebbe anche l'onore di essere amico fraterno di un giovane compagno cambiogiano Saloth Sar,che poi con il nome di Pol Pot divenne il discusso presidente della Cambogia.

In questi anni Sartre è decisamente legato all'Unione Sovietica e alle direttive staliniste.Giustamente quando viene a sapere che un suo dramma:le mani sporche,agli occhi dei compagni sovietici e comunisti risulta anti bolscevica,egli si autocensura .Ancor più giustamente manda a ranare e a prosciugare l'oceano con un cucchiaino l'ex amico Camus,il quale come tutti gli "intellettuali" schiavi della morale pubblica divide scioccamente marxismo e stalinismo.
Purtroppo però anche Sartre ha due difetti:è un intellettuale e sopratutto un intellettuale europeo.Così nel 56 ha la bella pensata di distaccarsi dal partito comunista per quella che molti chiamano l'invasione sovietica in Ungheria.Lo fa chiaramente su ragioni sbagliatissime,ma come molti-moda che dura anche oggi visto che esistono ben tre piccolissimi partiti che si dedicano a codesta arte-si rifà appunto su una terza via.
Tuttavia egli è impegnatissimo anche in giustissime cause come quella dell'indipendenza algerina.Una lotta radicale e anti colonialista che lo porterà anche a subire un attentato da parte dell'O.A.S.,ma dal quale scampa miracolosamente.
Sostenitore anche della rivoluzione cubana,ma pure qui compie l'errore fatto nel 56,per via del caso Padilla.Vabbè,però almeno qualcuna l'azzecca eh!

Negli anni a venire l'esistenzialismo conoscerà un rapido declino,sopratutto per il sopraggiungere dello Strutturalismo che è direttamente avversario della corrente sartriana:in poche parole non esiste una libertà vera e propria poichè ognuno di noi vive un destino già strutturato.In parole poverissime eh?
Minato nella salute,fa parlare ancora di se rifiutando il nobel nel 1965.
Parlavamo de La Nausea,no?Al centro della storia vi è l'intellettuale Antoine Roquentin,il quale avverte nella "nausea" la condizione di assoluta gratuità della vita,la mancanza di un forte senso necessario in essa e una natura brutale,priva di alcuna coscienza .La vita come lungo afflusso di esperienze slegate provoca la nausea.
Nemmeno il credere in dio o in un partito-vedere la figura toccante dell'Autodidatta un socialista romantico ,innamorato dell'umanità che verrà distrutto da uno scandalo pubblico e omosessuale-ma l'esistenza è assoluta e gratuita.
Si vive per vivere e morire e gli eventi ci vengono incontro,non possiamo dedurli.Se non attraverso una nostra esperienza.Soggettiva e fragile.
Il romanzo-trattato filosofico è anche una grande storia con personaggi a loro modo indimenticabili,dal protagonista che pone riflessioni potenti e interessanti al lettore,fino all'Autodidatta e Anny amata dal protagonista e poi divenuta mantenuta di un ricco anziano.Una storia travolgente e indimenticabile.

Gran parte delle cose scritte le trovate su wiki altre sono mie,indovinate quali?Si quelle in difesa dello stalinismo e della SSSR!^_^

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