sabato 15 dicembre 2012

L'INCUBO DI HILL HOUSE di SHIRLEY JACKSON

Da dove cominciare?Quando si parla o si scrive di un libro,quanto contano le nozioni sul perchè e il per come quella scrittrice abbia donato la sua storia a noi lettori. Davvero vi importa leggere di date, di informazioni sui simbolismi,su che tempo c'era  e quale nevrosi e debolezza abbia portato alla luce un libro, (non credo che una persona forte sappia scrivere, cioè..Si tanti bei best sellers, tante cose che fanno contenti i direttori di banca, poi? Prendi la Woolf e Poe e il solitario di Providence e capirai quello che ti dico. La differenza è tra chi scrive e chi fa Letteratura,parliamo di quello e non auto pubblicazione e editoria), quale visioni abbia una mente fertile di immaginazione? Oppure è qualcosa di intimo tra voi e quelle pagine ,allora è meglio essere onesti e parlare solo di questo: sentimenti.Un bel casino, perchè scadiamo nell'autobiografismo e non credo che agli altri interessi delle nostre beghe e perchè vuoi un eccesso di lirismo o di pudore e si sputtana il tutto. No,però a me ste cose non interessano. Quello del blogger non è altro e diverso a quello che sono, NON SARA' mai un mestiere.MAI. Ci sono qua io che ti racconto perchè mi è piaciuto questo libro e questo film, il commento è fatto apposta sia per adularmi che per mettere le tue idee. Di persone, esseri umani.Si, è vero che io avendo la testa pienissima di storie sono portato a pubblicarle pure sul mio blog,ma non mi reputo uno scrittore. Ho una certa sensibilità, una certa attitudine e poi,in poche parole :vivo nel mio fottutissimo mondo. Mi impegno pure a essere razionale e come gli altri, ci tento con vigore e forza.Il Davide della politica, quello che vorrei essere, ma poi sono un occhialuto con tanti difetti,molte fantasie,e scatti d'ira, risate allegre e sincere, generosità e odio ,sono questo qui e queste sono le mie considerazioni sul libro della Jackson. Ne ho sentito parlare a lungo,molto a lungo. Uno dei miei scrittori preferiti, (Stephen King), lo cita spesso. Però ero convinto che fossero quelle cose andate perse nel tempo e nella memoria, poi una mia amica -Lucia, che è sempre la stessa eh. Diciamo che le ultime grandi scoperte le devo a lei- mi ha detto che è stampato dalla Adelphi. Sono andato in libreria,ordinato e letto.
Cosa significa scrivere storie dell'orrore,del mistero, dell'ignoto? Cioè, è solo genere? Con le sue regole, i suoi stremizi, ( spaventi), calcolati, una cosa da luna park tipo William Castle? Non ci vedo nulla di male, sapete?Uno decide di fare i soldi e sai che violenza e sesso sono i modi più facili. Quando vedo un horror,io ad esempio ridacchio satanico quando nei film di Dario Argento l'assassino ammazza qualcuno, altre volte invece mi viene voglia di salvarli quei poveracci di sventurati. Ma il genere scatena quelle cose che dormono e che noi non vogliamo far svegliare. Vittime e carnefici siamo. Non è che io sia sempre buono o sempre cattivo. Dipende. L'orrore è anche la più potente metafora posta a risposta della domanda:Perchè? Si,ogni tanto capita da queste parti che uno prenda e compi una strage. Vengono scoperti delitti atroci,violenze inaudite,giovani vite distrutte. Perchè?Il genere ci rassicura: sono demoni ,altro di noi.Balle, potremmo essere la vittima legata in cantina,come quello che lega. Potremmo.
Questo libro a mio avviso è certamente una grandiosa,potente,forte ,meravigliosa ,ghost story e tra le migliori sulle case maledette,ma non è solo questo. Ci dice tanto, tantissimo sulle persone, le relazioni, la tristissima condizione di vivere Nudi la propria vita
Per nudi intendo senza ipocrisie, senza la forza dell'auto controllo,senza la mediocrità che è la migliore medicina per vivere.
E così arriviamo a Eleonor. Dolce,amabile, Eleonor Vance. La cosa che mi ha spaventato e fatto male non è tanto la parte sui fantasmi, sul mistero di quelle presenza,ma le ultime pagine quando Nelly si lascia andare a fantasie su Theodora e Luke, quando sola e senza difese si abbandona a sogni di convivenza con l'altra donna e delira teneramente su di una vita comune impossibile. Fa male, malissimo, quando ti crei un mondo con un'altra persona e quella non ti vuole. Non so di chi sia la colpa, non lo so. Però fa malissimo. Alcuni si chiudono in sè, si esercitano a vivere una solitudine che prima o poi diventa abitudine, certo a volte prepotente torna la voglia di amare qualcuno e non parlo di rapporti di coppia ,ma anche di un'amicizia ,di avere una buona amica e buon amico. Attimi tremendi, poi ci si riprende e si continua a vivere. Anche con una forza che molte persone fortunate non avranno mai. Non sapranno mai cosa significhi guadagnarsi ogni piccolo saluto,curare un rapporto con serietà e paura di vederselo scappare come sabbia tra le dita, perchè noi che possiamo dare? Che vita abbiamo vissuto? Abbiamo vissuto ? Eleonor è questo. E le ultime pagine, quando a piedi nel sentiero fantastica su Luke e Theodora che camminando dietro lei ,la stanno pensando...Per me sono durissime. Si,guarda qualsiasi altro uomo ci scivola sopra e anche molte donne suppongo,io no.Mi incazzo, vorrei dire a Eleonor: quei due sono amanti e si stanno appartando e RIDONO DI TE,cretina! Però la comprendo, talora magari anche la derisione e l'umiliazione son pure attestati di interesse no? E insomma io di una storia di fantasmi ho visto una tragica storia di follia e solitudine femminile, in questo caso , e una lucida spietata analisi dei rapporti interpersonali. Chi salviamo di queste persone che si mettono in testa alla cazzo di cane di sfidare cose che nemmeno loro conoscono?Però anche : chi condanniamo?
Una pagina li ami e l'altra li mandi a fanculo. Sono così vivi, umani...E vabbè, vabbè,la pianto..Volete sapere dei fantasmi, no?
Hill House è una lussuosa villa che domina dall'alto di una collina una piccola cittadina americana. Ha fama di essere popolata da oscure presenze e quindi attira l'attenzione di un professore universitario , il quale sogna di avere fama e gloria nell'ambiente pubblicando un libro sul mistero della casa maledetta. L'uomo cerca degli aiutanti. Ne trova alla fine di una lunga ricerca tre :Luke, che sarebbe il padrone di casa anche se ella appartiene alla zia, Theodora, risoluta e forte con apparenti qualità telepatiche, ed Eleonor Vance, la quale da bambina è stata protagonista di un caso di poltergeist.
Una volta giunti nella villa i rapporti tra le persone si faranno complessi e complicati,talora tesi. In particolare tra i tre aiutanti e specialmente tra Theodora, ipocrita e tagliente in alcuni casi , ed Eleonor.
A peggiorar la situazione, oltre ad eventi paranormali, la presenza della moglie del professore e di Arthur un imbecille fascistoide che a me par tanto l'amante della moglie del povero universitario
Sono persone fragili,vanagloriose,odiose, tenere,hanno difetti evidenti e solo sconfitte davanti a loro.La casa come simbolo della crude indifferenza beffarda della vita che ci illude,spaventa,elimina.
Questo è quello che mi ha dato l'opera della Jackson, sono forse solo stupidaggini, sono idee personali e tutto il resto,non importa
Importa solo che voi lo leggiate.

Esistono due versioni cinematografiche:Gli Invasati,scriverò pomeriggio o domani la recensione, è pure un remake orribile che dio ce ne scampi.Il film in bianco e nero di Wise ve lo suggerisco.

lunedì 10 dicembre 2012

EDGAR ALLAN POE

Ricordo la stagione: estate. Non ricordo però se a quel tempo io andassi alle medie o alle superiori. Dettagli inutili, la scuola nei regimi liberali fa schifo. Meglio le scuole di partito della SSSR, bè comunque una professoressa in vena di reale educazione alla letteratura,alla cultura, alla formazione di quella banda di coglionazzi che son i giovani di ogni sesso e classe sociale. Non conoscevo E.A. Poe,a quei tempi. Infatti ricordo un pomeriggio triste,io e il mio amico Culo di Gomma famoso meccanico,non sapendo che fare decidemmo di dedicarci alla lettura di questo scrittore. "Fa horror,deve essere tipo Venerdì 13"Mi disse Culo di Gomma, "Wow!" Risposi io, a lui rispondevo sempre così. Qualsiasi cosa mi dicesse perchè era la versione grande e grossa di Khal Drogo, ma più cattivo. E allora prendiamo questa raccolta di racconti e cominciamo a navigare controcorrente su un fiume in piena : di immagini,ossessioni,malattia,devianza,crudeltà,condanna implacabile,mostri umani e altri  meno, regni malati di morte e feste macabre,e il mio grande e intramontabile eroe: Hop Frog,bè spero che qualcuno lo ami questo buffone di corte che fa giustizia dell'idiozia e cattiveria dei re. Talemente lo amo che un personaggio di uno mio racconto post-atomico si chiama come lui. Che culo! E sta volta non di gomma,ma diciamolo a bassa voce che altrimenti Kahlisi va a fare la spia eh...Fu una lettura davvero complessa, complicata, ardua, ricca di vocaboli non proprio di largo uso e consumo, scritta nella Lingua Arcana e Magica dei grandi Dei. E tremavo di paura e compassione per quei protagonisti così disgraziati, per quegli amori così maledetti, ero credulone e romantico ,  non che sia cambiato tanto da quei tempi eh. Una lotta estrema con la voglia di abbandonare tutto e dedicarmi a letture più immediate. Sai, non ho avuto difficoltà con Lovecraft,ma con Poe..la madonna!Ne ho avute e anche tante. Però cosa divide chi AMA leggere e chi Legge? Che ti dai da fare,ti sfidi, cerchi di migliorare sempre. La tua lettura diventa complicata mentre lo stai diventando anche tu.
Non è che devi essere un gigante nella cultura,sicuramente c'è una casa e un uomo migliore, ma è il tuo piacere,il brivido di una sfida con la leggenda della parola e della scrittura.
E.A. Poe nasce l'unica volta sobrio in vita sua il 19 gennaio 1809 e muore a soli quarantanni il 7 ottobre 1849. A Baltimora.
Sai che mi son sempre chiesto ma esiste una traccia nell'infanzia di quello che un uomo diventerà , ( si anche una donna,ma voglio dire più che avere figli e occuparsi del marito..No,non sono maschilista,ma realista), o è tutto un caso,un capriccio del destino e del caos? Come era Edgar da bimbo ? Figlio di due attori , (Elisabeth Arnold Hopkins e David Poe), ebbe un fratello e una sorella, (Rosalie,minore , e William decisamente maggiore), alla morte dei genitori venne affidato alle cure di John Allan, un ricco mercante che si occuperà di lui, diventando il vero padre.Questo spiega anche il doppio cognome.

Trasferitosi in Inghilterra diede subito segnali di grande attenzione e passione per la musica,la poesia,la cultura  e arte. Una passione smodata,incontrollabile,prepotente,quasi una malattia,una febbre che brucia e divora la vita del bambino e ragazzino.
Cresce quindi , grazie a dio, con una sana e robustissima cultura ed educazione prettamente inglese. Rimane talmente impressa nella sua prodigiosa memoria che descriverà la sua scuola nel celeberrimo William Wilson.

Turna a surriento..Ah, no..In America. Ha dodici anni.

Qui si dedica a scrivere poesie, viene espulso dall'Accademia di Richmond e si invaghisce perdutamente di una donna assolutamente più grande di lui,tale : Elena Stannard. La morte della donna lo fa precipitare in una sorta di incubo d'amore e morte. Inconsolabile torna alla notte nel cimitero dove lei è sepolta per piangerne la dipartita. Si potrebbe vedere lei dietro le innumerevoli donne protagoniste delle sue poesie e racconti.Un incontro feroce e indimenticabile con la dolcezza dell'amore e l'ineluttabilità della morte.

Ad esempio è noto che la poesia Tamerlano, venne composta per un altro amore finito male.Questa volta per intervento del padre della ragazza , ( Sarah Elmira Royster), il quale ha in odio il padre adottivo del povero Edgar.
Anche questa faccenda segna un'anima già di suo particolarmente sensibile.

Non solo le ragazze sono il suo problema, si rompe definitivamente e non verrà più risanato (ai tempi non c'era la De Filippi), mai più il rapporto con il padre. Quanto pare stufo di spendere soldi per un figlio alquanto scapestrato per quanto incline alla più nobile delle arti,cioè :la poesia.
Riesce miracolosamente e con tanto impegno a pubblicare il suo primo libro chiaramente in versi: Tamerlano e altre poesie , dove il suo amore per Lord Byron appare alquanto evidente.

Una persona di sifatta natura pare inconciliabile con il mondo militare, nondimeno Poe si arruola nell'esercito e arriva a coprire il grado di sergente maggiore. Ha la geniale idea di iscriversi anche a West Point,ma poi si fa espellere per indisciplina.
Stampa ancora qualcosa, ma è con il 1835 che forse avviene una svolta nella sua vita- ho detto forse, ho tirato a sparare eh...- pubblica i primi racconti sul Courrier ed entra a far parte della redazione del Southern Literary Messenger di Richmond. La sua vita continua a essere una lunga ballata macabra,angosciosa,la forza negativa della distruzione preponderante sul suo essere.Soffre di crisi depressive,di lunghissime e plumbee malinconie, cercando invano e con speranza conforto nelle altrui parole.
Nel 1836 sposa la giovanissima cugina: Virginia Clemm, di appena tredici anni.

Poco dopo nel 1837 e 1838 scrive e pubblica Storia di Arthur Gordon Pym. Libro leggendario presso innumerevoli schiere di ammiratori, o no?

Nel 1840 dà alla luce vere e proprie perle della narrativa gotica,del terrore,dell'inquietudine,del macabro:La  caduta della casa degli usher, Morella,William Wilson, e pubblica anche la sua prima raccolta di racconti: i racconti del grottesco e arabesco.

Nel 1841 è inventore ,a detta di molti, del primo racconto poliziesco .Delitti di Rue Morgue, la base,la radice,il seme del genere. Il primo in cui compare l'antenato di tutti gli investigatori logici deduttivi:August Dupin. L'assassino è la scimmia,comunque.

Sono anni davvero favorevoli,i suoi scritti gli danno vasta popolarità. Parliamo de Lo scarabeo d'oro,il gatto nero, il corvo e altre poesie. Una pagina di queste immortali opere farebbe la felicita degli scrittori da best sellers odierni eh!

Poe è senza ombra di dubbio lo scrittore innovativo che diede impulso al movimento gotico, o neo gotico fate voi, al romanzo poliziesco,al terrore e alla morte,ma scrisse anche numerosi racconti satirici e comici spesso attaccando con veemenza la cultura del romanzo popolare dell'epoca. L'Angelo del bizzarro,l'uomo di affari,questi alcuni titoli


Dopo altri anni in cui offre al mondo la sua mirabolante arte attraverso perle assolute come Il pozzo e il Pendolo,ad esempio, inizia per lui una marcia verso l'autodistruzione.Nel 1846 muore infatti la moglie e questa perdita avrà un ruolo e un peso fondamentale nella sua rovina. Si abbandona all'alcol,e si lascia andare alla deriva. Ridotto in povertà userà le lenzuola della dote matrimoniale per avvolgere nel sudario il cadavere della donna.

Arriviamo quindi alla sua morte.Nel delirio totale viene ritrovato mentre vaga per le strade di Baltimora il 3 ottobre 1849. Cosa ci facesse ,cosa avesse sconvolto tanto la sua mente da portarlo a sproloquiare e delirare non è dato conoscersi. Sarà sempre un mistero, anche le sue ultime parole sono avvolte nella nebbia della mancanza di indizi.Ripeteva reynolds?Chiese al signore di aver pietà della sua anima?Girano leggende e supposizioni sulla sua tragica fine,come conviene a un grande autore,a un mito,a un uomo di tempesta e vetro,capace di grandi sensibilità,poesia,acume e di perdersi nel giro dell'alcol e della dissolutezza.


Come poeta riconosciamo una grande influenza del decadentismo e simbolismo,di scuola rigorosamente francese.Tra le sue noti brillanti come critico di poesie,gli voglio riconoscere quella della brevità della stessa,non esiste niente di più ridicolo di sentire un uomo recitare una lunga poesia.Si disperde in gigionerie e .oh,la divina commedia letta da Benigni è davvero una cosa oscena ok?

La sua importanza è tale che moltissimi scrittori che a loro volta hanno fatto la storia della letteratura lo citano come loro fonte primaria.Da Baudlaire,a Verne,a H.P.Lovecraft.

Poe è per me un grandissimo uomo, la gente si sentirà attratta dai suoi guai,perchè funziona così. Dietro false lacrime e parole di comprensione arrivano le comari della miseria umana a reclamare la loro parte di pettegolezzi,giudizi facili,invadenza e intromissioni. Tutti noi che non siamo mai stati sani, conformisti alle regole della borghesia immobilista e reazionaria,siamo gente da ridicolizzare e temere..Non mancano leggende,miti,farneticazioni e alla fine si rischia di diventare Lo Scrittore Alcolizzato che fece una brutta fine. E l'Uomo Innamorato,talmente conscio del grande potere e dell'importanza dell'amore di finire distrutto per la morte delle sue amate,e l'inventore dei generi che tanto amiamo,lo studioso di poesia,mesmerismo,scienza,cultura.Il Titano tra Titani di carta della letteratura.No,Poe non è solo un uomo dalla vita tragica,come molti altri artisti è anche il nostro compagno di pomeriggi tristi ,aspettando che l'amico Culo di Gomma famoso meccanico trovi il bullone mancante per far girare il nostro cuore e i suoi cristallini sentimenti dalla parte giusta,dove non stanno le persone che ci reputano normali,dove non stanno i freak in parata,ma il Genere Umano.
Ebbene,Poe mi ha fatto compagnia per tanti di quei pomeriggi.Tra macabro terrore e una voglia matta di essere al fianco di Hop Frog e portare la giustizia che tutti vorremmo.
Questo,per me è Edgar Allan Poe.

giovedì 15 novembre 2012

VIRGINIA WOOLF

Accadono,tu non lo sai ancora e non ne sei cosciente,ma capitano incontri nella vita che poi ti porteranno a fare scoperte clamorose.Non so da cosa sia deciso, da quale strano elemento: dio,destino,casualità,pianificazione quinquennale.Tutte cose che mi rendono nervoso,perchè non controllabili e quindi a mio avviso pericolose.Quindi tu hai questa vita normale,tranquilla,ordinata. Con i tuoi libri -saggi politici,che ti servono per la tua formazione politica.Una mattina non sapendo che fare, si certo hai un negozio,ma sai..Non c'era gente quella mattina. Trovo tra i link di un blog che parla di film horror e me lo leggo tutto,ma tutto.Te dimmi come che da una recensione di frattaglie sei finito a Virginia Woolf,attraverso le vie dell'amicizia ,conoscenza,scambio di opinioni che talora rendono i blog oggetti a loro modo importanti.
Quindi devo ringraziare Lucia, (e consigliarvi il suo blog http://ilgiornodeglizombi.wordpress.com) per questo incontro che ha sconvolto,ribaltato,migliorato la mia vita da lettore accanito,o topo da biblioteca. Fate voi. Parlo della mia scoperta di una grandissima scrittrice,di una donna a suo modo coraggiosa e insomma non mi viene da dirvi perchè dovreste leggerla ,fatelo va! E' più che sufficiente 

130 anni fa nasceva in quel di Hyde Park al civico 22 ,Londra, una delle personalità più influenti della letteratura mondiale: Adeline Virginia Woolf. Precisamente il 25 gennaio. I suoi genitori si erano sposati in seconde nozze,entrambi infatti avevano il peso della vedovanza e della solitudine alle spalle.La madre Julia Prinsep -Stephen  era una famosa modella per pittori ,posò tra l'altro anche per Edward Burne-Jones
Come avviene quando ci si sposa tra vedovi,oltre ai figli che potrebbero nascere dall'unione dei corpi obbligatoriamente nella posizione tradizionalista e da buoni borghesi "del missionario", (non solo vanno a vendere personaggi mitologici facendoli passare per creatori dell'universo,a gente che sta bene.In più impongono pure come fare sesso, e notare che essi hanno l'obbligo della castità),ci sono quelli che uno si porta da casa, già belli e pronti.
La madre oltre alle valigie e alle paturnie da moglie,portava i seguenti figli: George,Stella,Gerald. Il padre aveva una sola figlia precedentemente al matrimonio:Laura. La quale purtroppo darà segnali di instabilità psichica e relativi ricoveri in case di cura mentale.

Dalla loro unione,oltre Virginia,nacquero anche :Vanessa,Thoby,Adrian. Insomma a quanto pare una bella e larga famiglia.Non so quanto avanti per i tempi,ma una famiglia decisamente numerosa
L'ambiente famigliare è quella di una solidissima cultura vittoriana,diciamo pure che erano collegati ,(talora anche per motivi di parentela,come Leslie Stephen padre di Virginia,con William Tacheray,in quanto suocero ), La madre anche lei aveva un ruolo di spicco e prestigio all'interno della società. La sua famiglia vantava numerosi fotografi e modelle..Non era raro , e qui muoio di invidia, che in casa Stephen arrivassero a far visita personaggi influenti e fondamentali della letteratura di quel periodo, tu vuoi un nome?Toh,beccatelo:Henry James.Un secondo?Elliot.
Il padre dopo tutto era un famoso e apprezzato storico,critico letterario,alpinista.Uomo di grandi e importanti interessi culturali e insomma muoio di invidia eh!Dopo la madre stalinista- che fortuna signori miei- de Goodbye Lenin, vivere in un ambiente come questo deve essere davvero bellissimo,sopratutto per un aspirante intellettuale,ma mediocre pennivendolo come il sotto scritto
Virginia con il fratello Thoby scopre ben presto di avere inclinazioni assai forti per la scrittura. Così inventano una sorta di giornalino "domestico",che riempiono di storie inventate e di cronache stile diario famigliare.
Si chiama: Hyde Park Gate News
Una parte importante e fondamentale nella vita della scrittrice la copre la consueta vacanza in Cornovaglia Tanto belli e sereni sono quei tempi che faranno da base e radici per il suo romanzo Gita al Faro.
Felicità che come sempre capita per noi sciagurati esseri umani,svanisce e rimane solo una disperata ossessione,un'amarezza invincibile,un tentativo di recupero che svanisce nel nulla...Tutta questa tiritera melodrammatica per dire cosa?Iniziano i lutti pesanti. Nel 1895 a soli 13 anni,Virginia perde la madre, poi è la volta della sorellastra Stella e nel 1904 tocca al padre. Questi tragici eventi,per quanto in un certo senso naturali, portano la giovane artista al tracollo nervoso, la prima grossa crisi.
Un altro presunto dramma colpisce la giovane ragazza e la sorella Vanessa,vengono- quanto pare- ripetutamente violentate dai "fratelli" George e Gerald. Un fatto gravissimo che unisce all'onta imperdonabile dello stupro,anche la vergogna di commetterlo nei confronti di una famigliare.Apro una parentesi: visto che nel 2012, devo vivere la tristezza di sentire i reazionari scandalizzarsi per le unioni gay,portando come esempio di sanità-nemmeno normalità,eh-la famiglia eterosesuale,che controllino un po' i casi di violenza domestica,incesto e altre cose schifose,molto di più di due donne che se la leccano e due uomini che se lo succhiano ok?Non sono affatto moderno,e open mind,ma cazzo sono stufo di vedere e sentire gente idiota,volgare,squallida che parla a nome delle Tradizioni.Lasciatele a noi tradizionalisti seri,va!
Ritorno a Virginia,è meglio.Questi eventi la distruggono,tanto che la sua mal ferma salute ne risente.Depressioni,crisi ed esaurimenti nervosi,che la porteranno inevitabilmente al suicidio.Oggi,attraverso studi più approfonditi, sappiamo che soffriva di disturbo bipolare sfociata in psicosi . Quindi è possibile che non sian avvenute quelle violenze?Non lo so, sta di fatto che la povera Virginia non ha fatto una bella vita.Dopo la morte del padre,si trasferisce con la sorella a Bloomsbury,qui diede vita al notissimo Bloomsbury set. Destinato a dominare per oltre un trentennio la vita culturale della nazione.
E qui seconda botta di invidia atroce:Le Serate Del Giovedi. Ritrovo delle personalità più influenti per discutere di politica,filosofia,letteratura. Virginia si dedica ad insegnare a scrivere e leggere alle giovani donne della classe proletaria,alle operaie,dando di fatto un concreto aiuto .Perchè, e qui apro una seconda parentesi, la classe operaia deve essere anche acculturata.Un obbligo assoluto. Sono stanco di vedere la mia gente abbandonata alla loro natura gretta e spicciola che non avendo armi "culturali" per contrastare le ipocrisie dei padroni,lo piglia in culo allegramente. Sfruttati,ingannati,e loro che bevono quelle balle. I borghesi parleranno di una Cultura Popolare contro gli intellettuali,ma per i loro porci comodi,sappiatelo! Operaio oltre che in fabbrica,devi anche prenderti il resto e dominare la tua lingua e fabbricare pensieri di rivolta e dignità

In quegli anni Virginia scopre il movimento delle suffregette,cioè quel movimento che lottava per far ottenere il voto alle donne, non ai poveretti che dio ce ne scampi,ma questo è un classico delle lotte di genere. Come quelle giuste del movimento glbt che franano vergognosamente quando toccano la politica estera,un grosso difetto delle lotte borghesi e liberali,ma non sbagliate a prescindere,anzi!

Pubblica le prime critiche letterarie,collaborando con importanti giornali e pianifica quelli che saranno i primi successi di una carriera fantastica. Però,poco dopo i trenta tenta per la prima volta il suicidio.Per farle prendere fiducia in se stessa ,il marito-conosciuto durante una delle tante riunioni dei cosi detti apostoli- gli propone di dar vita a un'impresa editoriale.Così nasce la Hogarth Press. Tra gli autori pubblicati,a parte e chiaramente la stessa Woolf, vi sono Svevo e Freud eh!Mica cazzi!

Potremmo definire Virginia come un'appassionata femminista?E perchè no?Infatti è assai impegnata sul fronte dell'emancipazione femminile e nei suoi romanzi spesso le sue riflessioni sul ruolo della donna sono alla base e alla radice di considerazioni che poi per fortuna nostra non si fermano agli slogan di gran successo negli anni 70.
Fare esempi?Bè, in  "Una stanza tutta per sè" riflette sulla descriminazione cui è sottoposta suo malgrado la donna e poi in Le Tre Ghinee,nel quale approfondisce il ruolo dominante del maschio nella storia moderna.

Quindi Virginia è sposata con il teorico politico Leonard Woolf, un matrimonio che è più un legame affettivo forte,ma sicuramente non è l'unico legame della scrittrice.La quale avverte una forte attrazione sentimentale e fisica per le altre femmine.Storie intense,nella quale la donna si perde completamente, soffrendo anche molto.come nel caso della sua intensa e dolorosissima relazione con Vita Sackville-West. Una storia talmente grande,importante,e durissima per la nostra Virginia- Vita aveva un carattere dominante ed aperto ad avventure,partenze ,cose così e la Woolf soffriva di queste devianze nel rapporto-ma che la porteranno a dedicare all'amata una delle sue opere migliori: Orlando..
Anima troppo grande e fragile per sopportare il peso dell'esistenza,turbata e inquieta,spaventata dalla guerra che colpisce anche la sua terra..Così un giorno,decide di riempirsi le tasche di sassi e di andare a posarsi delicatamente sul fonde del fiume Ouse. Dove si torna alla natura,protetta dal muro dell'acqua che le toglie la vita e la sofferenza,allontanandola da ogni dolore e accarezzata dalle acque portarla direttamente verso la Leggenda,il Mito,l'Eternità.. Così se ne va una delle menti migliori che il mondo abbia mai avuto.Una grande perdita,ma che è stata donata alla immortalità.

Cosa ci rimane di lei come scrittrice?Una rivoluzionaria,non inteso alla Teresa Noce,ma una persona che ha sconvolto e cambiato il mondo della narrativa.Certo i suoi scritti erano fatti per un pubblico di intellettuali e critici,ma non è possibile non riconoscerle la grandiosità assoluta dello stile e non solo.
Punto fondamentale dei suoi romanzi è il flusso di coscienza ,ed è sempre lei a dare ai personaggi dei suoi scritti uno straordinario e travolgente potere di spessore psichico ed emotivo.Tanto che uno già psicologicamente complicato come me,con queste sue opere ci va a nozze e poi soffre per settimane eh!Non posso limitarmi a leggere le riviste di gossip che ho in edicola?
Dopo la seconda guerra mondiale la sua figura ebbe un forte calo,ma venne riscoperta con l'espandersi del femminismo negli anni 70,ok non scrivo le mie critiche al "femminismo" anni 70 che..ok,saltiamo questa volta!
Chiaramente quando tu sei così potente e innovatrice non puoi che attirare critiche e astio.La classica,quella che va sempre di moda, sapete no?Ma si!Lei: sei anti semita.E poi quelle più raffinate,del tipo:i suoi romanzi non sono universali,profondi,non  rilevano nulla di emotivo o che interessi un lettore stanco degli estetismi degli anni 20.
Mah!

In realtà la personalità della Woolf marchia a fuoco e trasforma in altro i consueti canoni narrativi.Tanto che non è la trama e i suoi intrecci ad avere grande peso,ma la sua potenza di trasformare anche racconti "banali" in grandi esempi di sperimentalismo, e straziante viaggio introspettivo e psicologico.
La vicenda di una donna di mezza età e di un reduce che non riesce a superare i suoi traumi,un gruppo di amici che in prima persona si confessa parlando della vita e dei suoi tormenti,un essere eterno che cambia sesso,veniamo travolti dalla personalità della scrittrice.Che rapisce il nostro cuore e la nostra anima portandoci via.
Si,ti viene da pensare a questo magnifico dolore che è l'esistenza,i piccoli punti di rottura che noi abbiamo con il mondo che ci circonda, e cominci quindi un'autoanalisi forte e spietata di quello che sei.Magari è solo una scusa,perchè altrimenti non lo faresti mai,e sto parlando di me
Il suo spezzare ogni legame con la tradizione letteraria e abbandonarsi a un flusso di coscienza,un dialogo ferreo e pressante che diventa monologo interiore,lo spostare il tempo avanti e indietro,come se noi fossimo in balia di una potentissima forza che supera le regole imposte assurdamente e mendaci del mondo esteriore,la portano a livelli di sperimentalismo linguistico degni di Joyce,Proust,Svevo.
Eppure ci perdiamo in questi mari burrascosi e a loro modo dolci,anche noi figli della classe proletaria,è sensibilità.Quella cosa che dovremmo nascondere,soffocare,vergognarci,perchè non  è da uomini oppure non è da vincenti.Ma che ci rende preziosi e importanti: vivi!

Perchè magari per questi tempi ,non servirà a nulla amare e soffrire leggendo un libro,guardando un film ,ascoltando una canzone, i gretti vi diranno che sono vizi per non stare nella realtà.Ma io ci sto,la vedo,la tocco,la tua realtà.E la capisco,proprio perchè la nostra sensibilità ci fa cogliere le sfumature,proprio perchè la commozione e rabbia per un libro ci porta a incazzarci e a essere inflessibili per le brutture del capitalismo yankee-sionista e dell'euroatlantismo colonialista.

Grazie Virginia!

e Grazie a Lucia,che me l'ha fatta scoprire

mercoledì 3 ottobre 2012

MARTIN EDEN di JACK LONDON.ED .LA BIBLIOTECA DI REPUBBLICA

Mare,mare,non viene mai nessuno a farci compagnia..Non dice così la canzone?Bè, a fanculo la compagnia,il turistume decerebrato da spiaggia.Il mare d'inverno è una benedizione,una assoluta e talora immeritata benedizione.
Fin da bambino,a causa della mia cagionevole salute,avevo l'abitudine di trascorrere con la famiglia un paio di settimane,ma anche una va.., al mare .Dove?Pietra ligure,Loano,Varazze.Amo la liguria.Sono antipatici e già questo me li rende speciali.Io non vado a fare il turista in vacanza,loro non si comportano da gente ospitale,meno male!Insomma due settimane goduriose,dove mi faccio i cazzi miei e mangio davvero benissimo. D'altronde se Piemonte,Veneto,Toscana,sono le regioni verso cui nutro sani sentimenti razzistici,devo dire che la liguria è con il lazio,la sardegna,la basilicata,l'emilia non la romagna,le marche-umbria-una razza una faccia- tra quelle che amo maggiormente.Vivendo in Italia,una non nazione, la regione è il vero e unico stato.Quindi mi reputo anche uno aperto verso gli stranieri!
Insomma ,io a Varazze andavo in libreria,come vado sempre anche qui ,nella mia odiatissima/amatissima Brianza.Così ho preso i classici,perchè la mia modestissima cultura-troppo bassa rispetto a quella che vorrei ottenere,ha bisogno di essi- non può essere abbandonata solo a libri di genere o robe simili.London mi piaceva ,avevo letto ..Sai,quel libro?Il richiamo della foresta.Vedo questo Martin Eden e lo prendo.
Un libro per me diventa un classico non per caso,non per capriccio intellettuale,non a furor di popolo o per ragioni di stato,un libro è un classico per la sua potenza,la sua forza,che spacca il culo a un esercito di passeri kamikaze e ingravida migliaia di passere esuberanti,ecco credo sia questo il segreto da svelare.
Martin Eden, è un capolavoro.Questo lo sappiamo no?Cioè,altrimenti per quale motivo del menga mi metterei a parlare di classicismo,di opera immortale,che supera indenne le barriere del tempo e la morte della cultura ,nel tempo del semplicismo e del "essere genuini",ah diabolici che non siete altro,voi intellettual sempliciotti e popolani,al rogo...ecco dove dovreste finire.

La sua prima comparsa ,il libro,la fece a puntate tra il 1908-anno di nascita del mio mai scordato nonno materno-e il 1909 a puntate su Pacific Monthly,o una roba simile..poi divenne un romanzo unico
La trama?Prendi un ragazzo del popolo,esattamente come l'occhialuto che sta scrivendo ora, il marinaio Martin Eden.Lui vuole diventare uno scrittore,anzi un famoso scrittore,anzi meglio:un famoso intellettuale ben voluto dai salotti dell'alta borghesia colta,dove esporre le sue tesi socialiste e influenzate dal filosofo H.Spencer,dedica il tutto a una idea altissima di Bellezza e sopratutto al suo amore ,la bella Ruth figlia della borghesia capitalistica più importante e rispettata della sua città
In molti come al solito hanno voluto vedere l'autobiografismo dell'autore,dimenticando che uno scrittore potrà scrivere pure su di sè,ma il suo vero compito è scrivere del mondo e qualora non vivesse in una società socialista ,attaccarlo e mostrarlo per quello che è:una ingiusta prigione dove le classi meno abbienti sono schiacciate da quelle capitaliste.Tanto che lo stesso London disse di aver scritto il romanzo,perchè nauseato dalla figura dell'Eroe,e sopratutto-vivaddio,viva quindi Stalin- un attacco all' individualismo. Il romanzo infatti è pieno di critiche al capitalismo e alle sue devianze.Attraverso la figura tragica di un proletario che fa di tutto,con grandissimo impegno ,per arrivare ai livelli della famiglia di Ruth.
Il romanzo infatti è una spietata e durissima riflessione sul come si crea un mito,sulla solitudine di una persona sensibile,sul duro lavoro che forse ti darà un breve successo,ma che ti viene rovinato dai professionisti dell'industria culturale,sulla lotta tra classi,visto che Martin viene portato nella casa della famiglia della sua amata perchè ha salvato la vita ,in una rissa,al fratello della ragazza.Per ringraziarlo e per mostrarlo ai suoi,curiosità dei ricchi nei confronti del popolo,lo invita a cena.Martin si innamora della ragazza e decide di diventare scrittore,perchè confonde l'ipocrisia dei ricchi con un senso di amicizia.Sarà deriso da tutti,patirà la fame,ma poi riconquistata Ruth ottiene fama e successo grazie a un libro.Vedrà come la gente cambia quando uno diventa famoso e questo lo porterà a riflessioni amarissime e a un finale a suo modo commovente e amarissimo
Il libro mi è talmente piaciuto che in un giorno e mezzo l'ho finito e vissuto.Perchè,questo si fa:i libri si vivono!Mi riconosco nel personaggio del ragazzo della piccola borghesia,l'amore per la scrittura  e la devozione per quelli che "sanno",la voglia di imparare,di elevarsi,tuttavia il libro mostra chiaramente come questi ambienti siano parassitari.Gente che potrebbe permettersi aperture filosofiche e mentali ,grazie alla possibilità di istruirsi sono un branco di stupidi cialtroni,vittime del danaro,infelici arroganti.Non fanno pietà i borghesi di questo stampo,ma schifo.L'arte non è un mezzo salvifico,ella è prigioniera dell'economia e lo scrittore della fama.Meritata o no,diventa un simbolo di quel sistema che tanto si vuol superare.Oggetto sbattuto tra l'immaginario incolto popolare,la citazione d'obbligo e falsa degli acculturati,e la mera capacità di vendita.Martin con le sue bassezze,debolezze,la sua infinita fiducia nell'arte e nella cultura è destinato a soccombere contro la prepotenza del capitale,dell'ipocrisia di classe che mina anche l'amore.Libro che dopo cento anni ancora risulta potente e importante.Non me lo farei mancare!

lunedì 24 settembre 2012

GERMINALE di EMILE ZOLA'

La mia passione per la politica,fiorita in tenera età, si rafforzata non solo nelle manifestazioni,riunioni,assemblee,volantinaggio,presidi e tutto quello che è naturale nella vita di un militante politico,o per dirla all'ammmeregggana :di un attivista.La parola scritta ha avuto un peso notevole.Vuoi attraverso i classici leninisti,marxisti,maoisti,vuoi attraverso i romanzi che descrivevano rivoluzioni,rivolte,vite vere o immaginarie di rivoluzionari più o meno professionisti.Anche le quinte colonne con il loro sentimentalismo anti bolscevico mi han aiutato ad amare ancora di più la mia convinzione politica e la direzione che tra mille contraddizioni e difficoltà porto avanti con passione e sincerità.
Il più grande romanzo popolare europeo,la saga famigliare e politica che mi ha maggiormente colpito è senza ombra di dubbio questa: Germinal.
Germinale ,cosa significa?Bè un romanzo che parla di scontri epici tra lavoratori,(minatori in questo caso), e padroni non può che omaggiare simbolicamente la lotta di classe,prendendo a prestito il calendario rivoluzionario francese.Germinale significa primavera e primavera significa risveglio.Che noi attendiamo sciaguratamente da troppo tempo.Impossibile nel regime liberale,che fa leva sul senso di colpa e di un 'ipocrita  propaganda dell'individualismo e le sue libertà fasulle ,portare la rivoluzione.Anzi,a sinistra godono di brutto nel mostrarsi dei martiri,la sconfitta rivoluzionaria è necessaria per svendersi al dirittismocivilista americano e non cambiare mai.
Tuttavia in queste pagine voi sentirete la potenza trascinante,la bellezza suggestiva e possente,della classe proletaria e della loro lotta.La ragione è nostra,non dei ricchi che comprano tutto,anche la verità.
In questo libro,da ragazzino,ho trovato la figura di eroe che a me piace assai.Certo,era difficile spiegarlo agli altri che avevano supereroi con super poteri.Il mio eroe poi manco vince alla fine,ma quanti palpiti al mio cuore rosso e quante lacrime versate per il grande Etienne
Chi è costui?Il protagonista di questo capolavoro.Un giovane uomo che ha perso lavoro e si ritrova a vagabondare per la Francia in piena crisi economica,durante la seconda rivoluzione industriale,terra di sfruttamento e disuguaglianza sociale.Trova lavoro presso le miniere di Montsu.
Qui trova ospitalità nella casa della famiglia Maheu.Ovviamente si innamora della figlia,la graziosa Catherine.Mal fidanzata con un rude operaio di nome :Chaval.
Questa tormentata storia d'amore fa da sfondo al vero tema del romanzo:la rivolta dei minatori,lo sciopero,il braccio di ferro con  i padroni,che invieranno anche l'esercito a rompere la resistenza dei lavoratori-già in crisi per la difficoltà di andare avanti senza stipendio-causando la morte del padre di famiglia Maheu.
Dopotutto i bravi ragazzi del popolo in divisa difendono i peggiori lestofanti della terra,ciò non avviene solo nel socialismo reale,ma vai a farglielo capire a sta popolazione che vede la propaganda altrui e ignora di esser ingannato dalla propria.
Quindi è un romanzone d'appendice pieno di sentimenti,scontri,momenti emozionanti di lotta e solidarietà classista e lacrime per amori tormentati.La letteratura al suo meglio,quella che a me piace.
Il romanzo nelle ultime pagine diventa straziante per la morte di molti personaggi e per gli amori che finiscono nel sangue.Non svelo nulla,per la prima volta perchè vorrei che lo leggeste,casomai non vi sia mai capitato di farlo.
E quando sembra tutto finito,con leggerezza nasca una piccola e fragile speranza
Un libro immenso,fondamentale,importante.Ricco di spunti per discussioni politiche e pieno di momenti di sano romanticismo popolare,che faranno commuovere i romantici e le romantiche.
C'è tutto qui dentro:amore,tragedia,umanità,lotta.Non un romanzo,ma la VITA,come dovrebbe essere per tutti noi

venerdì 21 settembre 2012

ORLANDO di VIRGINIA WOOLF ed superclassici biblioteca universale rizzoli

Nella nostra epoca dobbiamo spiegare tutto.Dimostrare agli altri di essere in grado di rendere chiaro,noto,concreto e definitivo,un pensiero ,ad esempio.Infatti cosa è un libro se non una serie di pensieri che finiscono sulla carta,ma questo essere trasportati in un contesto tangibile e concreto non ci deve portare a una spiegazione logica forzata .Certi libri sono come fiumi in piena ed è semplicemente entusiasmante farsi trascinare dalle parole,dagli eventi,dal personaggio che vorremmo incontrare per un secondo ,non tormentatemi quindi con la "spiegazione" e la critica al romanzo.
Orlando fa parte di quei libri noti avventori della locanda:La Magia Letteraria e del magico femmineo,femminile,cioè la capacità di accarezzare le parole,ponderarle,amarle.Ora io vi ho trovato questo nel celebre romanzo della Woolf,ma poi...romanzo?Certo,anzi come dice il titolo originale:Orlando,una biografia.Quindi un romanzo in qualche modo che racconta la verità,poichè la biografia è legata alla storia.Una novella storica?Certo,parte dall'epoca elisabettiana e arriva fino al 1928.Tuttavia pur donandoci spunti storici non si potrebbe affermare con convinzione che esso appartenga a questa categoria,perchè il protagonista è una sorta di immortale,che attraversa i secoli.Non solo a un certo punto dopo essere stato un nobile,un bel damerino ,con velleità artistiche,di sesso maschile diventa una donna,prima presso degli zingari e poi in Inghilterra.
Fantascienza?Certo,assolutamente..ma anche no.E poi chi l'ha detto che sia un romanzo?Potrebbe essere anche una sorta di saggio sulla nobiltà letteraria,la buona società inglese,la storia stessa dell'inghilterra e dei suoi tumultuosi cambiamenti
Questi svariati piani di lettura,la sua natura sfuggente,il suo essere lavoro di e in mutazione lo rende preziosissimo.Il lettore,modestamente,io si trova così sempre spiazzato,divertito,commosso,coinvolto.
La parte elisabettiana ,l'incontro travolgente con Sasha la nobildonna russa,le impertinenze di Nick Greene ,(scombinato poeta dalla lingua velenosa e dalla vita disastrata),e il successivo incontro con il medesimo cento e passa anni dopo ,quando lui è diventato un pasciuto e borghesissimo barone universitario,sono i momenti che mi hanno suggestionato e colpito.Così come lo svegliarsi donna di Orlando,la sua metamorfosi "interna".
Oggi scriverebbero cose pacchiane,grossolane,perchè noi etero abbiamo l'immagine della persona gay come di uno o una che viva costantemente in un Gay Pride,certo non mancano assolutamente portavoci e altro che contribuiscono a questa idea,ma alla fine-parlando di amore-è qualcosa di delicato e profondo,questo oltre al fatto che ci piacciano persone di sesso diverso o identico-e sinceramente comprendo benissimo che una donna ami un'altra donna,visto la totale perfezione fisica del corpo femminile,oooopsss...mica è un pensiero omofobico eh?No?-l'amore banalizzato dai nostri rotocalchi e pessime poste del cuore,è qualcosa di potente e forte,necessario come lo è anche l'odio.Si,sono fondamentali entrambi per noi.E sapete dirmi di preciso dove è differente,diverso,il modo di amare,odiare,soffrire,esser allegri di una persona etero e una gay?Ok,io non amo l'eccesso,la carnevalata,ma quella è la superficie,io dico:forse che l'allegria sia intimamente  diversa?Non credo
Quindi mi sono emozionato profondamente leggendo il libro,perchè alla base c'è una tormentata storia d'amore,cioè quella tra Virginia e Vita.Entrambe poetesse,letterate,scrittrici,entrambe inserite nella buona società inglese.Maritate una con Harold,un omosessuale ambasciatore-e pensa :si son sposati,hanno avuto figli,quindi..perchè no?Perchè non concedere un matrimonio a chi lo desidera?-l'altra a Leonard,un uomo anziano,con il quale fonda una casa editrice,parlo di Virginia.
Le due si conoscono durante una cena,Virginia rammenta un vecchio detto:donna barbuta sempre piaciuta,Vita concorda.Nel senso,pare ,che Vita avesse questo problema di peluria in sovrabbondanza,ma assolutamente piacevole.
Ed è amore burrascoso,tormentato,con la povera Virginia-e io chiaramente mi riconosco in lei- che prende sul serio il legame,e si tormenta per l'impossibilità di domare la sua Vita,che è spregiudicata,libera,forte.
Orlando nasce così:la lettera aperta di un amore sofferto e potente.Rendere immortale,attraverso le parole e la struttura fisica del libro,mo fallo adesso pe 'l'ereader va,l'affetto,la passione,il sesso,il desiderio e la tenerezza che legava queste due donne.
No,Orlando non va spiegato.Va vissuto.

domenica 9 settembre 2012

L'AGNESE VA A MORIRE di RENATA VIGANO' ed Enaudi

Non ci sono eroi caduti dal cielo,non esitono semi dei e guerrieri implacabili,se guardi bene ,cosa vedi all'orizzonte?Una donna.Una signora anziana,sposata e senza figli.Lei vive,non è facile sotto la guerra,ma la gente comune è più forte di qualsiasi cataclisma.In un modo o nell'altro cercano di andare avanti.In cortile litiga spesso con la vicina.Le figlie fanno le troie con i nazisti e fascisti.La zavorra interclassista dei collaborazionisti.E il bello è che sta gente mica lo fa perchè crede nella dittatura nazifascista eh?No,farebbero lo stesso anche con i comunisti.Bè,guardala sta donna che avanza verso casa.Mica immagina di fare la partigiana,mica pensa di dar la sua vita per la libertà del paese dalla piaga del fascismo e del nazismo,no.Però come fa a non proteggere quel soldato americano solo e disperso?Così giovane..Questo gesto sconsiderato-quello lì è un agente del nuovo occupante-ma umanissimo porterà mille guai alla nostra Agnese.I tedeschi con il loro lacchè in camicia nera porteranno via il suo marito.Malato e debole morirà lungo il viaggio verso qualche campo di concentramento.
Questo è in sunto la storia,l'inizio di Agnese va a morire.Splendido capolavoro della nostra letteratura migliore,libro epocale che descrive benissimo la vita del partigiano e sopratutto dell'avanguardia della resistenza:quella rossa e comunista.Le altre attendevano e collaboravano l'invasione imperialista yankee,vero caro Fenoglio?
Agnese farà un grande balzo in avanti uccidendo un tedesco,poi diventerà una staffetta.
Ecco il pregio di questo romanzo opera unica della Viganò-non è mia parente eh-è proprio di parlare di questi resistenti.Niente eroi del fucile e del partito,ma quella gente che ha seguito e aiutato i partigiani.Si dice che la resistenza sia stata fatta da poche persone,ma spesso queste testine di vitello dalla Pansa piena,non contano i cittadini che hanno aiutato i partigiani,anche semplicemente facendo finta di non vedere quando essi magari transitavano con le armi,aiutandoli in mille modi.Agnese diventa la staffetta,ma non solo:la madre di tutti quei giovani.Consce così un senso di famiglia che non è solo quella nata dal matrimonio-e verso la quale non ho sentimenti denigratori-ma di appartenenza politica,militanza,condivisione di un ideale-che non è una parolaccia-è un tragitto umano e politico importante.Dura da far capire a questa Italia senza memoria,senza voglia di capire e comprendere la storia,la realtà,meschinamente nascosta nell'intrattenimento culturale spicciolo dei Saviano,dell'anti storia militante,della cialtroneria democretina e destronza.
Questo è un libro alla vecchia maniera,di quelli che letti diventano parte del lettore.Riflessioni e commozione non mancano,ma non di quelle che poi dimentichi da qualche parte.Un libro urgente,necessario,dal quale Montaldo ha tratto un bellissimo film.

lunedì 4 giugno 2012

LE IDI DI MARZO di THORNTONE WILDER

Questo romanzo epistolare è stato scritto dallo scrittore americano Wilder nel 1948.L'idea di base è quella di narrare l'ultimo anno di vita di Giulio Cesare,attraverso una serie di lettere e documenti "storici" che l'autore usa per dar pluralismo e pluralità di voci alla vicenda.Certo siamo in aperta manipolazione della Storia e voi sapete benissimo come piaccia a un popolo senza storia o una cultura degna di questo nome come son gli americani,di riscrivere e fantasticare sulla complessità e una certa amoralità della Storia.Così non si limitano a descrivere fatti veri e sullo sfondo separati nettamente per svelare l'artificio artistico,personaggi di fantasia.Essi prendono la fantasia e la usano per descrivere il contenuto e anche i protagonisti.Che dire come metodo lo trovo inopportuno e decisamente antipatico,ma anche assai affascinante.Dopotutto i grandi personaggi storici influiscono pesantemente sull'immaginario collettivo e per questo diventano pura potenza simbolica,oltre la vita e la storia,liberi dalla logica e aperti a numerosissime trasposizioni
Sicuramente ci corre in aiuto la distinzione tra romanziere e storico,sarebbe dannoso il caso in cui il secondo inventi di sana pianta eventi storici per denigrare o esaltare i protagonisti dei nostri tempi.Il romanziere ha la licenza per fare il paraculo e il giocoliere,quindi di fronte a un romanzo ben scritto,avvincente,ottimo questo.non posso che consigliarlo
Per avvicinarsi alla storia di Cesare e approfondirla.

Autore/i: Thornton Wilder
Tradotto da: F. Pivano
Editore: Sellerio Editore Palermo
Collana: La memoria
Prezzo deastore.com (info) € 14.00
Costo di Spedizione: 0€ GRATIS con Posta Standard Dettagli

Formato: Libro in brossura
Data di pubblicazione: 2010
Disponibilità (info) 3 giorni lavorativi
ISBN: 8838924724 ISBN 13: 9788838924729

sabato 12 maggio 2012

LA NAUSEA di J.P.SARTRE

Ho abbandonato questo blog a un triste e cinico destino che non merita,in particolare per il geniale nome che gli ho trovato.
In questi tempi però sono stato lontano dal mondo dei libri.Perchè?Mah..niente,feisbuc..diciamo!Comunque sono tornato ed eccomi qui a parlarvi,da lettore sempliciotto e curioso,di un libro epocale e leggendario:La Nausea di J.P.Sartre.
Chi era questo scrittore?Bè,prima di tutto credo che definirlo semplicemente scrittore sia davvero poco.Perchè stiamo parlando di quello che molti reputano fondatore o quanto meno massimo esponente dell'Esistenzialismo.Legato alla sinistra internazionale e sostenitore della SSSR per quanto in alcuni suoi libri non abbia nascosto alcune critiche ad essa,è stato legato sentimentalmente con Simone De Beuvoir,con la quale ha diviso anche la vita professionale.Si laurea nel 1929 in filosofia e la insegnerà nei licei di La Havre,Laon,Parigi.
Nel 1933 grazie a una borsa di studio va a studiare a Berlino,dove entra in contatto con intellettuali come Heidegger e Husserl.Catturato dai tedeschi,successivamente farà parte della Resistenza Francese.
Il grosso e travolgente successo lo conosce a guerra finita,si dice ad esempio che nel 1945 una sua conferenza portò a disordini,svenimenti,crisi isteriche,per via dell'altissimo numero di presenti per ascoltare le idee di questo filosofo scrittore.
Ha fondato la rivista Les Tempers Moderns, nella quale collaborano diversi intellettuali di grido del momento.Con l'Esistenzialismo si allontana in qualche modo dal pensiero marxista e lancia non solo un Pensiero Filosofico,ma un modo di vivere che piace alla borghesia-e qui già capiamo come nelle democrazie liberali il tutto si riduca a uno scontro/mutamento borghese travestito da correnti di destra e sinistra,ma svuotate dal loro reale significato molto presente invece nelle classi inferiori-
Saint Germene de Pres,diventa così un luogo culto dove nasce e si rammifica una comunità che vive la quotidianità in modo esistenzialista.Tuttavia vi è qualcosa,detto da Sartre che al di là delle riuscite reali e di come i soliti annoiati bambocci delle classi agiati abbiano portato alla mediocrità trastullona il movimento,non è da buttare ed è questa frase:qualunque cosa faccia, segnato, compromesso fino al suo più lontano ritiro dall'attività (...) Lo scrittore è "in situazione" nella sua epoca.Molto interessante,direi.

Politicamente Sartre è vicinissimo al comunismo fino al 1956,dove con la sacrosanta risposta sovietica ai destabilizzatori delle egemonie borghesi e delle quinte colonne ,si dedica pure lui alla terza via-ampiamente saccheggiata dai trockjisti- cioè quella anti capitalista e anti stalinista.Va da se che a questi si debba anche rammentare che Stalin sia morto nel 54,e che all'epoca vi fosse il buon Krusciev quello del Rapporto -falsato-sui crimini stalinisti.Evidentemente le notti vissute fino in fondo fanno dimenticare alcune cose basilari.
Tuttavia non dobbiamo nemmeno scordare i grandissimi meriti di Sartre che attraverso la sua rivista attacca l'imperialismo francese in Indocina,se la prende giustamente con De Gaulle,si dedica alla critica dell'imperialismo americano e profetizza un'Europa socialista e neutra,non la bagascia attuale,dunque.

Forma anche un movimento che diventa partito politico dal nome di R.D.F.-rassemblament democratique rivolutionnaire- ma non va molto bene.Anche perchè come moltissimi partitini sedicenti rivoluzionari-e in italia ne abbiamo sicuramente tre di piccolissimi-blaterano di rivoluzione,ma poi stan sempre con gli ammmeregggani.Visto la fine patetica,lo scrittore -saggiamente-decide di riunirsi con il Pcf.

 la classe ouvrière veut se détacher du Parti (PCF), elle ne dispose que d'un moyen: tomber en poussière

traduco
 Se la classe operaia vuole distaccarsi dal Partito (PCF), essa dispone solo di un mezzo: ridursi in polvere

Ecco questo pensiero lucido e veritiero ben si addattava anche alla nostra nazione,che si ammalò invece di spontaneismo,movimentismo,aprendo certamente una stagione assai interessante e di avanguardia su certi aspetti,ma facile poi da disperdere e piegare alle convenienze del riflusso.
Perdendo in particolare ogni contatto con le classi proletarie che se ne fregano di corpi desideranti,femminismo,terzo sesso e droghe leggere.

L'avvicinamento al partito comunista,legato da un pensiero vero e insindacabile:cioè che il proletariato necessita assolutamente di un partito comunista nel quale militare e riconoscersi, è anche dovuta al fatto che egli rimase scioccato terribilmente dalla repressione poliziesca francese contro i manifestanti che per protesta contro la guerra in Corea,creavano sano conflitto popolare contro un esponente altisonante dell'esercito colonialista e imperialista yankee:il generale Ridgway.
Durante questa manifestazione venne arrestato anche il segretario del pcf; Duclos

Sartre ebbe anche l'onore di essere amico fraterno di un giovane compagno cambiogiano Saloth Sar,che poi con il nome di Pol Pot divenne il discusso presidente della Cambogia.

In questi anni Sartre è decisamente legato all'Unione Sovietica e alle direttive staliniste.Giustamente quando viene a sapere che un suo dramma:le mani sporche,agli occhi dei compagni sovietici e comunisti risulta anti bolscevica,egli si autocensura .Ancor più giustamente manda a ranare e a prosciugare l'oceano con un cucchiaino l'ex amico Camus,il quale come tutti gli "intellettuali" schiavi della morale pubblica divide scioccamente marxismo e stalinismo.
Purtroppo però anche Sartre ha due difetti:è un intellettuale e sopratutto un intellettuale europeo.Così nel 56 ha la bella pensata di distaccarsi dal partito comunista per quella che molti chiamano l'invasione sovietica in Ungheria.Lo fa chiaramente su ragioni sbagliatissime,ma come molti-moda che dura anche oggi visto che esistono ben tre piccolissimi partiti che si dedicano a codesta arte-si rifà appunto su una terza via.
Tuttavia egli è impegnatissimo anche in giustissime cause come quella dell'indipendenza algerina.Una lotta radicale e anti colonialista che lo porterà anche a subire un attentato da parte dell'O.A.S.,ma dal quale scampa miracolosamente.
Sostenitore anche della rivoluzione cubana,ma pure qui compie l'errore fatto nel 56,per via del caso Padilla.Vabbè,però almeno qualcuna l'azzecca eh!

Negli anni a venire l'esistenzialismo conoscerà un rapido declino,sopratutto per il sopraggiungere dello Strutturalismo che è direttamente avversario della corrente sartriana:in poche parole non esiste una libertà vera e propria poichè ognuno di noi vive un destino già strutturato.In parole poverissime eh?
Minato nella salute,fa parlare ancora di se rifiutando il nobel nel 1965.
Parlavamo de La Nausea,no?Al centro della storia vi è l'intellettuale Antoine Roquentin,il quale avverte nella "nausea" la condizione di assoluta gratuità della vita,la mancanza di un forte senso necessario in essa e una natura brutale,priva di alcuna coscienza .La vita come lungo afflusso di esperienze slegate provoca la nausea.
Nemmeno il credere in dio o in un partito-vedere la figura toccante dell'Autodidatta un socialista romantico ,innamorato dell'umanità che verrà distrutto da uno scandalo pubblico e omosessuale-ma l'esistenza è assoluta e gratuita.
Si vive per vivere e morire e gli eventi ci vengono incontro,non possiamo dedurli.Se non attraverso una nostra esperienza.Soggettiva e fragile.
Il romanzo-trattato filosofico è anche una grande storia con personaggi a loro modo indimenticabili,dal protagonista che pone riflessioni potenti e interessanti al lettore,fino all'Autodidatta e Anny amata dal protagonista e poi divenuta mantenuta di un ricco anziano.Una storia travolgente e indimenticabile.

Gran parte delle cose scritte le trovate su wiki altre sono mie,indovinate quali?Si quelle in difesa dello stalinismo e della SSSR!^_^

martedì 3 gennaio 2012

LA CRUNA DELL'AGO di KEN FOLLET

Dopo due dimenticabili operine della serie "Polpettoni indigesti",ecco un sobrio e decente libro che perlomeno ha la compiacenza di essere scritto assai bene,non solo:cerca in qualche modo di fare anche una piccola lezione di storia e propaganda.
Opera d'esordio di uno scrittore che mi sta francamente sulle palle,cioè:Mr Ken Follet,questo romanzo è l'avvincente storia della super spia Faber,detto l'Ago.Il quale deve avvertire i tedesconi dei loschi piani inglesi circa lo sbarco ammmeregggano in quel di Normandia,ma dopo una fuga avventata su una barchetta si schianta sulle coste di un'isoletta popolata da:una moglie insoddisfatta,un bamboccio cazzola,un vecchio e un paralitico,cioè lo sposo della donna che non gode da una vita.
Miscela di spionaggio,thriller,romanticume,è un libro tuttosommato piacevole. Perlomeno quei bastardi albioni hanno una certa grazia nella scrittura.
Se non avete nulla da fare,leggetelo

lunedì 2 gennaio 2012

PRIMA DEL GELO DI h. menkel

E vabbè,si mettono anche gli svedesi ora!
Dico,cari miei,avete Bergman-e non son cazzi-siete notissimi per i suoi immensi capolavori,no?Perchè voler fare gialli che son gialli manco da rai due come codesto libello?Qui ci troviamo con un polpettone uguale all'ammmeregggano De Mille,ma che vorrebbe anche essere altro ,che ne so un episodio di Squadra cobra 11 che si scoprono intimisti?Forse
Un tizio si salva dalla follia del reverendo Jim Jones. In Svezia qualcuno da fuoco agli animali,poi incominciano strani delitti
La simpaticissima Linda,figlia di Kurt Wallander ispettore di polizia ,indaga sulla scomparsa della sua amica anna
Vedi che c'entra il sopravissuto?Si.
Un libro che potrebbe dire cose interessanti e non lo fa,rimanendo nel polpettonismo di questi anni
Stereotipi a tanto di chilo,rapporti famigliari da telenovela,niente che possa far sospettare qualcosa di diverso rispetto a migliaia di altri scrittori.
Insomma una delusione

NOTTE FATALE di NELSON DEMILLE

Prendi una storia vera ,ci fai un polpettone scorretto e ammmereggano stile ALberto Sordi in quel di Un americano a Roma.Scrivi come se tu fossi Chandler,ma al massimo potresti fargli da maggiordomo. Ci metti le battute scorrette che fa figo,ma poi subito aggiungi :uè,ma il 98 per cento degli arabi in AMMMEREGA son bravi,è il resto.Ma si,dai!Che essendo ammmeregano puoi interpretare la storia e la politica alla cazzo che va bene dai!
Crei personaggi stereotipati che qualsiasi bloggers sia capace di scrivere,poi ci metti i cattivi che sono Un agente F.B.I- di numero- e UN agente C.I.A.
La storia?Una coppia di amanti fa sesso in spiaggia riprendendosi,il nastro registra anche un incidente aereo.Un volo twa beccato in pieno.Molti morti,troppi.Sembra incidente,ma...
Quindi interviene un ex sbirro che ora lavora per l'anti terrorismo e indagando scopre che forse l'aereo è stato abbattuto da un missile.L'incidente succede nel 1996,lui apre l'indagine nel 2001 .Indovina un po' che potrà mai capitare alla fine?
Si,sulla carta dici:figo potrebbe essere tipo i Tre Giorni del Condor,vabbè andasse male tipo Scorpio.Sta minchia,è un'amerrriggganata che per dio :si legge.E che cazzo vorrebbe dire?Oh,è un libro.Non un racconto pubblicato su un blog di un pennivendolo qualsiasi,tipo me.
La versione dell'era bushiana,che al posto di marlowe /bogart,ha un ganassa troppo vecchio per permetterselo che pare un Willis senza però la sua proverbiale ironia
Se fosse un film Micheal Bay potrebbe essere il regista
Una furbacchiata ,un polpettone,però mi rendo conto possa piacere.A me non molto.