martedì 11 ottobre 2011

AUTOPSIA DI UN FALSO di MIMMO FRANZINELLI ED. BOLLATI BERLINGHIERI

Un popolo libero dovrebbe essere in grado di gestire una sana analisi storica circa il proprio passato.Comprendere il contesto storico,le scelte e le sconfitte.In Italia,ma non solo basti pensare ai diari di Hitler del 1983,non è possibile.Perchè la voluta scelta di basarsi su opinionismi,pressapochismi,giustificazionismi,ha portato a uno sputtanamento colossale della storia e della Storia.Sia come insieme di avvenimenti passati,sia come lezione che dal passato dovrebbe insegnarci il futuro.I libelli anti resistenza,lo squadrismo dei mammoletti ,i piagnoni del duce hanno così ridotto a macchietta anche patetica.
Questo libro mostra come i diari attuali siano i vecchissimi quaderni di Vercelli noti già durante gli anni 50.Quando due donne,madre e figlia,scrissero dei diari copiando la scrittura del duce prendendo spunto dalle cronache stampate sui giornali del Ventennio,ma anche dai diari di Ciano e altro materiale.Poi i suddetti diari finirono nelle mani di un uomo del Msi e qui tra mille viaggi furono rifiutati da Mondadori,Rizzoli e così via.Divennero persino un caso internazionale visto che vi misero le mani anche un nobile inglese in cerca di guadagno,alcuni storici come mack smith pressochè a digiuno di storia mussoliniana e così via.Questo ottimo libro di Franzinelli mostra la nascita dei diari falsi in quel di vercelli,il processo alle donne,il ritorno in piazza dei diari a Londra e infine nelle mani di Dell'Utri.
Si cerca di sdoganare il fascismo con quella melassa nerissima e indigesta tipica dei fascisti che dai virilissimi slogan all'insegna della maschia violenza ,sono finiti per scoprirsi comandati da un tenerone che in confronto quello interpretato da D'Angelo è la reincarnazione di Mengele.
Lettura assolutamente consigliata.

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