martedì 27 agosto 2013

LA SIGNORA DALLOWAY VIRGINIA WOOLF

Difficile, se non impossibile. Come fai a spiegare alla gente un libro di Virginia? Dovresti trovare parole abbastanza importanti per descrivere le sensazioni che si prova durante la lettura delle opere della celebre scrittrice inglese.
Non è solo letteratura, non è una cosa tipo: "ehi,ho letto un bellissimo libro" Perchè non si leggono i libri di Virginia,ma si vivono. E non sono vite semplici, accomodanti, c'è tanta sofferenza . Forse troppa per un uomo solo,che passa parte della sua vita rapito dalle sue parole, dalla sua presenza.

Incontri. E niente altro. Questa è la nostra vita Capitano mentre pensiamo ad altro, mentre siamo persi in altre direzioni,e loro arrivano. Una amica che ti parla di una scrittrice,ad esempio. O tu che leggi  un libro dove si cita un romanzo come questo. E così ti ritrovi in piena meraviglia,perchè noi che abbiamo disordinate e insolenti anime sensibili abbiamo sempre bisogno di emozioni, di esser sconvolti,così lontani dal mondo materiale,perchè non ne capiamo le ipocrisie,gli interessi, i compromessi.
In fin dei conti sono del tutto pleonastico per questi tempi, mica ci capisco tanto dei ritmi,dell'idea che la gente ha dell'amore e delle amicizia. I sentimenti chiari,netti,precisi, sian essi positivi o negativi mi par siano scomparsi. Meglio un surrogato di vita, la rappresentazione del sentimento e dell'umanità
Per questo Virginia Woolf è così distante e di difficile comprensione per tante e tanti,ed è per questo che in giro non trovo una scrittrice capace di parlarti della vita come faceva lei
Come avrei bisogno io, che affogo nella brianza produttiva con le sue sciure esageratamente truccate,volgari, eh si :volgarità e sciatteria umana . Ne vedo anche troppa.

Questo libro parla della signora Dalloway sposata con un politico conservatore , di Sally una sua amica di gioventù e forse anche amore forte di quel periodo particolare e incontrollabile della nostra vita, di Peter irrequieto,tormentato,innamorato di Clarissa che torna dopo tanto tempo dall'India, di Lucrezia giovane italiana sposata a un soldato inglese. Straniera in terra straniera, sola e abbandonata, devastata da tanto amore per un uomo perso. Septimius, personaggio tragico , impazzito in guerra come tanti e troppi figli del popolo ,per la gloria dei grassi borghesi e delle loro parole ,intrallazzi.
E poi arrivano pagine come quella dove viene descritta la piccola ,goffa,acida, signora Kliman, la sua relazione con la bella e fortunata Elisabeth. Basta la descrizione di un pomeriggio qualsiasi,sorseggiando tè in un esclusivo bar inglese,per sentire tutto il peso di una vita dolorosa e la paura e la certezza di aver perso una persona per sempre.
Sono queste cose che fanno la differenza fra scrittori e gente come Virginia. Questa sua capacità di mettere in una riga il dolore secco e preciso di tutta una vita. Non una parola in più o in meno.

Non è un libro che uno possa prendere alla leggera, o da cominciare tanto per riempire tempo.
Insomma è Letteratura, capisci? Oggi ci va bene un po' tutto. Siamo pieni di best sellers e cose deprimenti. Siamo abituati a pensare a essa ,come al cinema,meramente in termini di soldi e industriali. Ci dicono che siamo stupidi e allora toh,beccati 50 sfumature

Io però non lo sono: stupido. E pretendo la Letteratura, cose che mi sconvolgano e mi facciano migliorare.

Come questo libro,come Virginia Woolf sa fare

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