giovedì 12 novembre 2015

TORMENTI di FURIO SCARPELLI.

Dobbiamo spiegare chi sia Furio Scarpelli? Dobbiamo forse dire che costui è un disegnatore, sceneggiatore, scrittore, giornalista italiano? Devo forse elencarvi tutti i film epocali scritti in coppia con Age? O rammentarvi la sua importanza nel cinema e quindi per la vita delle masse italiche? Forse dovrei, ma mi sembrerebbe davvero brutto.
Facciamo così. Guardatevi : I compagni, O la Grande Guerra, o Mafioso. Fate voi, ce ne sono di grandissimi film a cui costui ha collaborato. 

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Una vita per la parola scritta, per l'immagine cinematografica e non solo. E un libro meraviglioso lasciato come eredità: Tormenti.

Che libro sarebbe 'sto Tormenti? Un ibrido tra fumetto e romanzo. Non propriamente un romanzo, ci sono i disegni, non propriamente un fumetto, ci sono molte parti scritte e il disegno che quasi esemplifica e mostra la parola scritta.
Opera, quindi, assai interessante, che si colloca un piano altro e oltre rispetto a quello che siamo abituati a leggere e conoscere. Opera postuma, Dalla quale è stato tratto anche un film. Ma sopratutto un'opera che usa la vita comune, le piccole meschinità, il fragile equilibrio dell'amore, la follia che esso può portare nella nostra vita, il ritrovarsi a sostenere un regime in modo quasi apatico, per inerzia.
Ecco: una piccola storia ignobile  di amore tra un avvocato ormai di una certa età, di bell'aspetto, linguaggio forbito, tutto fumo e niente sostanza che perde la testa per una ragazzina del popolo. Temperamento non facile , non una santa non una puttana Prima ammaliata dal vegliardo e poi quando conosce un giovane anti fascista sempre più innamorata del baldo giovine e sempre meno del vecchio che si mostra nella sua totale debolezza.



Si, una banale storia di seduzione, amore, piccole cose anche spregevoli e nel sottofondo, nel sotterraneo della vita nazionale: il fascismo. Che si insinua nelle singole esistenze, con la sua ottusità fallimentare. Però non è un romanzo disegnato che voglia a tutti i costi parlarci di fascismo. Quello lo lasciamo ai nostalgici rimbambiti del pelatone e della sua carognesca dittatura di assassini e imbecilli. Si critica e si deride il fascismo usando la vita privata dei protagonisti,ma sopratutto si parla di UOMINI quindi mai buoni, mai cattivi, mai intelligenti e dignitosi, mai sciocchi e vigliacchi, ma tutto questo messo insieme

Così capita che un vecchio debosciato possa farvi piangere di commozione per quello che la scoperta dell'amore porti nel suo cuore e nella sua vita. L'ossessione amorosa che forse è patetico possesso, forse paura di aver compreso di esser vecchi, forse invece no: forse è un amore potentissimo e lui non sa come domarlo.
Ci si commuove leggendo questo romanzo disegnato. Per la storia, i personaggi, per quello che è la scrittura quando ad usarla è uno che scrive per descrivere l'umanità. Così assurda, così straordinaria.
Grazie Furio per il tuo cinema e per codesto piccolo e grande capolavoro.

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