domenica 9 settembre 2012

L'AGNESE VA A MORIRE di RENATA VIGANO' ed Enaudi

Non ci sono eroi caduti dal cielo,non esitono semi dei e guerrieri implacabili,se guardi bene ,cosa vedi all'orizzonte?Una donna.Una signora anziana,sposata e senza figli.Lei vive,non è facile sotto la guerra,ma la gente comune è più forte di qualsiasi cataclisma.In un modo o nell'altro cercano di andare avanti.In cortile litiga spesso con la vicina.Le figlie fanno le troie con i nazisti e fascisti.La zavorra interclassista dei collaborazionisti.E il bello è che sta gente mica lo fa perchè crede nella dittatura nazifascista eh?No,farebbero lo stesso anche con i comunisti.Bè,guardala sta donna che avanza verso casa.Mica immagina di fare la partigiana,mica pensa di dar la sua vita per la libertà del paese dalla piaga del fascismo e del nazismo,no.Però come fa a non proteggere quel soldato americano solo e disperso?Così giovane..Questo gesto sconsiderato-quello lì è un agente del nuovo occupante-ma umanissimo porterà mille guai alla nostra Agnese.I tedeschi con il loro lacchè in camicia nera porteranno via il suo marito.Malato e debole morirà lungo il viaggio verso qualche campo di concentramento.
Questo è in sunto la storia,l'inizio di Agnese va a morire.Splendido capolavoro della nostra letteratura migliore,libro epocale che descrive benissimo la vita del partigiano e sopratutto dell'avanguardia della resistenza:quella rossa e comunista.Le altre attendevano e collaboravano l'invasione imperialista yankee,vero caro Fenoglio?
Agnese farà un grande balzo in avanti uccidendo un tedesco,poi diventerà una staffetta.
Ecco il pregio di questo romanzo opera unica della Viganò-non è mia parente eh-è proprio di parlare di questi resistenti.Niente eroi del fucile e del partito,ma quella gente che ha seguito e aiutato i partigiani.Si dice che la resistenza sia stata fatta da poche persone,ma spesso queste testine di vitello dalla Pansa piena,non contano i cittadini che hanno aiutato i partigiani,anche semplicemente facendo finta di non vedere quando essi magari transitavano con le armi,aiutandoli in mille modi.Agnese diventa la staffetta,ma non solo:la madre di tutti quei giovani.Consce così un senso di famiglia che non è solo quella nata dal matrimonio-e verso la quale non ho sentimenti denigratori-ma di appartenenza politica,militanza,condivisione di un ideale-che non è una parolaccia-è un tragitto umano e politico importante.Dura da far capire a questa Italia senza memoria,senza voglia di capire e comprendere la storia,la realtà,meschinamente nascosta nell'intrattenimento culturale spicciolo dei Saviano,dell'anti storia militante,della cialtroneria democretina e destronza.
Questo è un libro alla vecchia maniera,di quelli che letti diventano parte del lettore.Riflessioni e commozione non mancano,ma non di quelle che poi dimentichi da qualche parte.Un libro urgente,necessario,dal quale Montaldo ha tratto un bellissimo film.

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