venerdì 21 settembre 2012

ORLANDO di VIRGINIA WOOLF ed superclassici biblioteca universale rizzoli

Nella nostra epoca dobbiamo spiegare tutto.Dimostrare agli altri di essere in grado di rendere chiaro,noto,concreto e definitivo,un pensiero ,ad esempio.Infatti cosa è un libro se non una serie di pensieri che finiscono sulla carta,ma questo essere trasportati in un contesto tangibile e concreto non ci deve portare a una spiegazione logica forzata .Certi libri sono come fiumi in piena ed è semplicemente entusiasmante farsi trascinare dalle parole,dagli eventi,dal personaggio che vorremmo incontrare per un secondo ,non tormentatemi quindi con la "spiegazione" e la critica al romanzo.
Orlando fa parte di quei libri noti avventori della locanda:La Magia Letteraria e del magico femmineo,femminile,cioè la capacità di accarezzare le parole,ponderarle,amarle.Ora io vi ho trovato questo nel celebre romanzo della Woolf,ma poi...romanzo?Certo,anzi come dice il titolo originale:Orlando,una biografia.Quindi un romanzo in qualche modo che racconta la verità,poichè la biografia è legata alla storia.Una novella storica?Certo,parte dall'epoca elisabettiana e arriva fino al 1928.Tuttavia pur donandoci spunti storici non si potrebbe affermare con convinzione che esso appartenga a questa categoria,perchè il protagonista è una sorta di immortale,che attraversa i secoli.Non solo a un certo punto dopo essere stato un nobile,un bel damerino ,con velleità artistiche,di sesso maschile diventa una donna,prima presso degli zingari e poi in Inghilterra.
Fantascienza?Certo,assolutamente..ma anche no.E poi chi l'ha detto che sia un romanzo?Potrebbe essere anche una sorta di saggio sulla nobiltà letteraria,la buona società inglese,la storia stessa dell'inghilterra e dei suoi tumultuosi cambiamenti
Questi svariati piani di lettura,la sua natura sfuggente,il suo essere lavoro di e in mutazione lo rende preziosissimo.Il lettore,modestamente,io si trova così sempre spiazzato,divertito,commosso,coinvolto.
La parte elisabettiana ,l'incontro travolgente con Sasha la nobildonna russa,le impertinenze di Nick Greene ,(scombinato poeta dalla lingua velenosa e dalla vita disastrata),e il successivo incontro con il medesimo cento e passa anni dopo ,quando lui è diventato un pasciuto e borghesissimo barone universitario,sono i momenti che mi hanno suggestionato e colpito.Così come lo svegliarsi donna di Orlando,la sua metamorfosi "interna".
Oggi scriverebbero cose pacchiane,grossolane,perchè noi etero abbiamo l'immagine della persona gay come di uno o una che viva costantemente in un Gay Pride,certo non mancano assolutamente portavoci e altro che contribuiscono a questa idea,ma alla fine-parlando di amore-è qualcosa di delicato e profondo,questo oltre al fatto che ci piacciano persone di sesso diverso o identico-e sinceramente comprendo benissimo che una donna ami un'altra donna,visto la totale perfezione fisica del corpo femminile,oooopsss...mica è un pensiero omofobico eh?No?-l'amore banalizzato dai nostri rotocalchi e pessime poste del cuore,è qualcosa di potente e forte,necessario come lo è anche l'odio.Si,sono fondamentali entrambi per noi.E sapete dirmi di preciso dove è differente,diverso,il modo di amare,odiare,soffrire,esser allegri di una persona etero e una gay?Ok,io non amo l'eccesso,la carnevalata,ma quella è la superficie,io dico:forse che l'allegria sia intimamente  diversa?Non credo
Quindi mi sono emozionato profondamente leggendo il libro,perchè alla base c'è una tormentata storia d'amore,cioè quella tra Virginia e Vita.Entrambe poetesse,letterate,scrittrici,entrambe inserite nella buona società inglese.Maritate una con Harold,un omosessuale ambasciatore-e pensa :si son sposati,hanno avuto figli,quindi..perchè no?Perchè non concedere un matrimonio a chi lo desidera?-l'altra a Leonard,un uomo anziano,con il quale fonda una casa editrice,parlo di Virginia.
Le due si conoscono durante una cena,Virginia rammenta un vecchio detto:donna barbuta sempre piaciuta,Vita concorda.Nel senso,pare ,che Vita avesse questo problema di peluria in sovrabbondanza,ma assolutamente piacevole.
Ed è amore burrascoso,tormentato,con la povera Virginia-e io chiaramente mi riconosco in lei- che prende sul serio il legame,e si tormenta per l'impossibilità di domare la sua Vita,che è spregiudicata,libera,forte.
Orlando nasce così:la lettera aperta di un amore sofferto e potente.Rendere immortale,attraverso le parole e la struttura fisica del libro,mo fallo adesso pe 'l'ereader va,l'affetto,la passione,il sesso,il desiderio e la tenerezza che legava queste due donne.
No,Orlando non va spiegato.Va vissuto.

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