lunedì 23 settembre 2013

IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE di JAMES M. CAIN ed ADELPHI

Guarda , chiamalo come vuoi: hard boiled, noir, crime story, usa le etichette che vuoi, ne abbiamo bisogno. E chi sono io per darti torto, visto che le uso quotidianamente e per ogni cosa.
Però , cara lettrice e stimato lettore, vorrei che lasciaste da parte queste sottigliezze, per affrontare in pieno il punto centrale di questo romanzo: i personaggi.
La storia , per questo genere, è sempre lo stessa. Con due varianti. Il postino è una di quelle.

C'è il bel vagabondo con tanti guai sulle spalle che vive alla giornata, un marito con una buona posizione economica o una polizza assicurativa che fa gola alla moglie. Sono sempre le donne che scatenano gli eventi,che danno una mano al cinico e baro destino.
La storia è questa! Prendere o lasciare. Non ha senso modernizzarla, non ha senso rielaborare le regole e sovvertire il genere. Perchè qui quello che conta sono i dialoghi,i personaggi,e l'amarezza nichilista e cupa di fondo.
Anche se l'eroe vince non è una vittoria da festeggiare con la banda,perchè costa sangue e dolore.

E qui non c'è nessuna vittoria. Nemmeno l'ombra.

Frank e Cora sono personaggi che hanno la ferocia e la potenza dei grandi eroi tragici. Amanti dannati che pianificano l'omicidio del marito di lei, un immigrato greco  - Nick-  per godersi la vita e invece finiranno prima nelle avidi mani di avvocati ambiziosi e investigatori delle assicurazioni , poi assaggiata la libertà si perderanno in inutili rancori,ricatti ,in un delirio di autodistruzione.

Il postino suona sempre due volte


Poi a tradimento: un piccolo momento di pace e tranquillità,come una sorta di redenzione per i due sfortunati amanti e invece..Arriva l'amarissimo e scontatissimo finale . Un finale naturale per i cuori randagi che rubano e uccidono fuori dal sistema e dalla legge.

La forza di questo romanzo, portato due volte sullo schermo, è tutta nei personaggi e nei dialoghi.  Stringati, ironici e taglienti,ma sempre con un amaro sentore di sconfitta in sottofondo.
E mentre leggi sei sospeso, insicuro...Nick non ha fatto nulla di male per meritarsi la morte, ma alla fine si meritano Cora  e Frank di esser stritolati dalla vita,dal destino cinico e baro,da una legge e da una giustizia vista come vendetta di stato.



Cain è bravissimo nel descrivere un mondo polveroso,disperato, cupo, con in sottofondo però una disperata malinconia, una distorta e particolare empatia per questi due.disgrazièti, come direbbe il grande filosofo lino banfi, e ci si commuove per la sventura che si accanisce su di loro.

Una lettura veloce, intensa, che non vi lascerà dopo la parola fine. Insomma un grande libro



( come sono belli i film in bianco e nero )

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