mercoledì 13 luglio 2016

IO UCCIDO di Giorgio Faletti

Quante cose ci perdiamo per colpa dei pregiudizi? Direi molte. E quanti pregiudizi abbiamo del tutto futili, immotivati, basati su pensieri astratti circa cosa e chi sia un buon libro o un buon scrittore. Prendiamo per esempio : Giorgio Faletti. Si era deciso, alcuni, che essendo un comico non fosse in grado di scrivere romanzi di alto spessore, ma robe dozzinali. Che fanno soldi e vendono, per questo chiaramente devono esser brutti.
Invece Faletti era un grande artista, capace di farci ridere con i suoi personaggi al Drive In, di portare a San Remo una canzone meravigliosa come " l'assurdo mestiere" e di scriverne tante altre di belle per molti importanti artisti italiani, e infine un buonissimo scrittore.




Opera di debutto che segna la nascita di un romanziere di thriller che nulla ha da invidiare ai famosi colleghi americani. Opera di largo respiro internazionale, che gioca alla grande  La storia è quella classica di un pericoloso e inafferrabile serial killer, c'è l'ex agente fbi tormentato da un passato carico di sensi di colpa, l'amico commissario della polizia di Monaco, un dj che riceve telefonate dal pericoloso criminale. Ci sono delitti di assoluta ferocia e brutalità, ma a render suggestivo il romanzo ci sono i personaggi.
Faletti mostra una dote naturale nel saper descrivere un'atmosfera di grande malinconia e di donare a tutti i personaggi, più o meno, sprazzi di potente umanità. Fragile, dolorosa, intensa.  Così ci mostra esseri umani dominati dal destino o che devono far il conto con esso, sfidandolo, vedendo se è possibile cambiarlo, almeno un po'. C'è chi ha perso una moglie, chi un figlio, chi è diventato un pazzo per un padre crudele e per l'amore nei confronti del fratello. Il tutto immerso nel mondo dorato di Montecarlo, con i suoi personaggi famosi, il danaro, il lusso sfrenato, la ricchezza. Faletti mostra il vuoto e la tristezza che c'è dietro e lo fa benissimo.
Il romanzo funziona benissimo come puro thriler: colpi di scena,  omicidi truci e crudi, tensione, non manca nulla. La carta vincente è proprio l'evoluzione e la descrizione di ogni singolo personaggio, come King, Faletti riesce a dar spessore a ogni comparsa in questo libro monumentale, quasi mille pagine, fondendo il ritmo del genere con sprazzi di toccante umanità.
Frank Ottobre è un protagonista difficile da scordare, come la sua storia d'amore con la figlia di un bastardo generale americano.. Se il dolore può renderci schiavi e portarci alla follia, come capita al serial killer- capace però di un momento di tenerezza per un amico oligofrenico- può anche esser un mezzo che fa conoscere l'amore della nostra vita e poi insieme possiamo e dobbiamo susperarlo.
Romanzo meno banale di quanto si possa credere. Romanzo che merita di esser letto e amato.

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